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Arteriosclerosi, la scoperta: causata da una molecola prodotta da batteri intestinali

La ricerca spagnola pubblicata su Nature che potrebbe rivoluzionare la cardiologia

Redazione La Sicilia

16 Luglio 2025, 21:47

medico

Uno studio di un’equipe di scienziati spagnoli, commentato oggi sulla rivista 'Naturè, promette di riscrivere il futuro della cardiologia. Grazie a una ricerca decennale di migliaia di dipendenti del Banco Santander, scienziati del Centro Nacional de Investigaciones Cardiovasculares di Madrid (Cnic) hanno identificato una molecola prodotta da batteri intestinali (il propinato di imidazol) come causa diretta dell’arteriosclerosi.

Questa molecola, entrando nel sangue, scatena una reazione infiammatoria nelle arterie, favorendo l’accumulo di placche. Il biologo David Sancho, a capo della ricerca pubblicata su 'Naturè e citata da El Pais, ha dimostrato che la molecola induce l’aterosclerosi anche da sola, aprendo una nuova prospettiva sulla malattia, non più solo legata al colesterolo. Una scoperta che «potrebbe rivoluzionare» la diagnosi e il trattamento dell’aterosclerosi, segnala il Cnic in un comunicato.

I ricercatori hanno già identificato un farmaco sperimentale, che blocca questa molecola, riducendo la progressione della malattia nei test sui topi. Questa svolta potrebbe rivoluzionare diagnosi e trattamenti per una patologia che causa milioni di morti.

Il microbiologo argentino, Federico Rey e il patologo indiano, Vaibhav Vemuganti, in un commento a suo volta pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica, plaudono alle "eccitanti opportunità» aperte dal nuovo studio per la prevenzione e il trattamento delle malattie cardiovascolari. Secondo i due specialisti dell’Università di Wisconsin-Madison, negli Stati Uniti, «questa scoperta offre una pista interessante su un possibile nuovo fattore implicato nell’origine dell’aterosclerosi. Questo è molto rilevante perché, sebbene ridurre il colesterolo - mediante farmaci chiamati statine, per esempio - possa diminuire in maniera efficace il rischio di malattie cardiovascolari, una considerevole proporzione di persone continua a sperimentare eventi cardiovascolari avversi, come infarti del miocardio o incidenti cerebrovascolari».