Ospedali
Cardiochirurgia pediatrica Taormina, i genitori: «Si scelga il buon senso». Schifani: «Stiamo lavorando in silenzio»
Lo spettro della chiusura della struttura di eccellenza ha spinto i genitori dei piccoli pazienti a riunirsi, da tempo, in un comitato
La vicenda della paventata chiusura della Cardiochirurgia pediatria dell’ospedale di Taormina continua ad essere al centro della grande preoccupazione dei genitori dei piccoli pazienti ma anche del dibattito politico regionale.
«La nostra priorità resta il mantenimento del centro di eccellenza internazionale esattamente dove si trova attualmente», afferma il comitato dei genitori dei pazienti.«Nell’eventualità, che riteniamo remota, in cui ciò non fosse possibile – aggiunge il comitato – sottolineiamo che qualsiasi decisione sul futuro del centro, e quindi sulla salute di migliaia di bambini, dovrà necessariamente seguire le indicazioni dei medici. Proprio questi ultimi, a seguito di alcuni sopralluoghi, hanno già evidenziato come alcune strutture proposte non rispondano ai parametri e agli standard qualitativi della cardiochirurgia pediatria dell’ospedale di Taormina. Auspichiamo, pertanto, che si metta fine alla sfilata di ipotesi e si scelga finalmente la via del buon senso e del rispetto nei confronti di noi genitori e, soprattutto, dei nostri figli. È tempo che venga formulata una proposta concreta, capace di salvaguardare il centro e di preservarne l’eccellenza».
La risposta del Presidente della Regione
«Noi stiamo lavorando in silenzio senza fare annunci. L’ho sempre detto: abbiamo una norma nazionale del decreto Balduzzi che fissa in 15 unità cardiochirurgiche per 5 milioni di abitanti e noi abbiamo 5 milioni abitanti, ma questo stato di cose lascia la presenza di 24-25 posti letto. Stiamo lavorando in silenzio per trovare una soluzione. L’ho garantito ai genitori e agli abitanti e gli ex genitori dei pazienti della cardiochirurgia quando li ho incontrati», ha detto il presidente della Regione Renato Schifani a margine del Forum 2025 di Fiaso.«Il tema è complesso – ha aggiunto il governatore – però devo dare atto della grande sensibilità del ministro Schillaci. Il tema è il confronto col Mef perché siamo ancora, spero per poco, una Regione sotto Piano di rientro. Stiamo lavorando e ho dato mandato all’assessore di rientrare da questo piano dove siamo anacronisticamente dentro assieme ad altre regioni.
I conti sono in ordine e stiamo sistemando alcuni aspetti. Il mio obiettivo è quello di fare in modo che entro la legislatura la Sicilia esca da questa forma di commissariamento. Devo dire – ha sottolineato Schifani – che questo commissariamento crea problemi nel rapporto con la finanza pubblica, con il Mef, per cui siamo degli osservati speciali. Ma confidiamo che con un confronto serio anche col Mef si possa trovare una soluzione. Il nostro obiettivo è quello di salvare il reparto, certo. In caso contrario avremmo fallito la missione».
Il ministro Schillaci
«A noi, come alla Regione Siciliana, sta a cuore il reparto di cardiochirurgia pediatrica, ci stanno a cuore i piccoli bimbi affetti da queste patologie, le loro famiglie, i loro genitori, quindi credo che a breve ci vedremo a Roma con i tecnici della regione Sicilia, con i tecnici del ministero per trovare la migliore soluzione sempre e solo nell’interesse dei pazienti», ha aggiunto il ministro della Salute Orazio Schillaci oggi a Siracusa a margine del Forum Fiaso su intelligenza artificiale e sanità rispondendo ad una domanda sul reparto di cardiochirurgia pediatrica di Taormina.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA