I duemila interventi Gamma Knife dell'Ospedale Cannizzaro
Il prossimo obiettivo dell’azienda è ridurre i tempi di attesa determinati dalla pandemia da Covid-19
Il dott. Francesco Inserra al Gamma Knife "Icon"
Accoglie pazienti da fuori regione: negli ultimi mesi, soprattutto dal Sud (Calabria, Puglia e Campania) ma anche dal Lazio e dalla Sardegna. E, da recente, apporta un fondamentale contributo alla riduzione dei tempi d’attesa dei pazienti neurochirurgici dell’Azienda Ospedaliera Cannizzaro, in quanto indicato nel trattamento di patologie neoplastiche benigne come meningiomi, neurinomi, residui e/o recidive di craniofaringiomi e adenomi. Si tratta del Gamma Knife, speciale forma di neuro-radiochirurgia volta alla cura di tumori cerebrali, malformazioni artero-venose e altri disturbi dell’encefalo, nonché alcune patologie funzionali come la nevralgia del trigemino.
Il modello “Icon”, gold standard internazionale, è attivo da circa tre anni nell’Ospedale Cannizzaro, unico del Sud Italia e unico in funzione presso una struttura sanitaria pubblica (gli altri due sono in strutture convenzionate); dal suo avvio in sostituzione del precedente modello, nel giugno 2018, ha trattato oltre 500 pazienti, portando il totale dei pazienti sottoposti a questo speciale trattamento a oltre 1.900.
Il Gamma Knife, mediante radiazioni gamma emesse da sorgenti di cobalto, permette di irradiare con precisione sub-millimetrica la zona da trattare, senza danneggiare il tessuto sano circostante e, in determinati casi, riducendo notevolmente il rischio di complicanze rispetto all’intervento tradizionale. In più, con il modello Icon è possibile utilizzare un sistema di immobilizzazione non invasivo e cioè una maschera termoplastica personalizzata, che migliora il comfort del paziente e consente di frazionare il trattamento radiante.