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L’andrologia si colora di rosa, l’urologa Di Dio entra in sala operatoria: «Il sogno è quello di fondare un’unità operativa di altissima qualità»

Chirurgia per l’impianto di protesi peniena tricomponente ad un paziente

Redazione La Sicilia

21 Luglio 2025, 11:12

dott agata di dio (1) (1)

L’andrologia è donna. Lo si può affermare con fermezza dopo che la dottoressa Agata Di Dio è stata invitata ad effettuare un intervento di impianto di protesi peniena tricomponente ad un paziente. L’occasione per il medico è avvenuta durante la dodicesima edizione di “Androsud”, il corso teorico pratico di Chirurgia Andrologica organizzato dal prof. Maurizio Carrino, responsabile dell’unità operativa dipartimentale di Andrologia all’ospedale Cardarelli di Napoli e il prof. Paolo Fedelini, direttore dell’unità operativa complessa di Urologia.

L'intervento

Per la prima volta una donna è stata invitata ad eseguire l’intervento e l’onore professionale è stato rivolto alla specialista urologa e androloga Di Dio, originaria di Piazza Armerina (in provincia di Enna) che svolge l’attività professionale a Catania e in diversi posti della Sicilia.
La passione per l’andrologia nasce nella dott. Di Dio sin dal periodo degli studi in specializzazione. Una branca che ha voluto approfondire fino a partecipare ad un master all’Università di Bari in chirurgia protesica e chirurgia dei genitali esterni e uretrale. Sono stati anni durante i quali la specialista si è dedicata. «Le strutture pubbliche – ricorda la dottoressa Di Dio - non consentono di avere una fetta di spazio per questo tipo di chirurgia, motivo per il quale ho deciso di abbandonare l’ospedale pubblico e dedicarmi a questo tipo di specializzazione di nicchia che è un tipo di chirurgia molto settoriale che si effettua nelle strutture private convenzionate».

La patologia

La disfunzione erettile è una patologia prettamente maschile e da sempre è stata trattata da figure maschili. Fortunatamente nell’era moderna anche per via del fatto che molti medici sono donna anche quest’ambito si colora di rosa. «Devo confessare – aggiunge l’urologa Di Dio - che molti pazienti preferiscono la figura femminile in ambito andrologico in quanto ritengono che la donna sia più sensibile, più empatica di una figura maschile, quindi esattamente l’opposto di quello che è banalmente si può pensare dell’andrologo donna». Per la professionista il nuovo traguardo dell’intervento di impianto di protesi peniena tricomponente ad un paziente. «Con molto entusiasmo ho accettato di eseguire l’intervento in diretta chirurgica – dice - proprio in quel congresso che annualmente frequentavo da corsista, poi l’esperienza come moderatrice e relatrice e quest’anno la svolta come operatrice con una équipe tutta al femminile io insieme alla mia collega, nonché carissima amica Giuseppina Azzarito, abbiamo seguito l’intervento insieme anche lei, urologo andrologo».

L'ambito professionale

Nell’ambito medico, così come in ogni professione, non si finisce mai di imparare: «Ultimamente mi sono recata all’Istituto Puigvert, diretto dal dott. Eduard Ruiz Castane, direttore del dipartimento di andrologia a Barcellona in Spagna. Qui ha approfondito varie tecniche chirurgiche dei genitali maschili, in particolar modo per la chirurgia del recurvatum penieno, ovvero malattia di La Peyronie, nota anche come Induratio Penis Plastica (Ipp). Interventi chirurgici che mi stanno consentendo di ampliare e portare queste tecniche anche in Italia». E come sempre si guarda alle nuove sfide professionali. «I progetti futuri mi riprometto di continuare il mio percorso di aggiornamento chirurgico e il mio sogno è quello di fondare una unità operativa di andrologia servizio specifico di altissima qualità». Parola della prima urologa androloga che ha effettuato un intervento di impianto di protesi peniena tricomponente ad un paziente.