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Nei Monti Sicani si vive meglio e più a lungo: il congresso dell'Assoenologi ha provato a spiegare perché

I dati sono stati presentati ad Agrigento nel corso della degustazione che ha inaugurato il progetto «Le vie del cibo della lunga vita»

Redazione La Sicilia

28 Giugno 2025, 16:15

Nei Sicani si vive bene e più a lungo. Nel solo comune di San Giovanni Gemini, 7.500 abitanti, si contano circa 522 persone tra gli 80 e i 90 anni, 119 nonagenari e 6 ultracentenari. «La maggior parte sono di sesso femminile", dice il sindaco del comune di San Giovanni Gemini, Dino Zimbardo"e considerando che parliamo di  persone di 105, 104, 101 anni, in una piccola comunità è qualcosa di magnifico. Quello che in altre parti del mondo inseguono come longevità, per noi nei Sicani è la normalità».

I dati sono stati presentati nel corso della degustazione che ha inaugurato il progetto «Le vie del cibo della lunga vita» ad Agrigento giovedì scorso. L'iniziativa si è svolta nell'ambito del 78° Congresso Nazionale Assoenologi alla presenza del ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida, dell'assessore regionale all'Agricoltura, Salvatore Barbagallo e dell'assessore regionale al Turismo, Sport e Spettacolo Elvira Amata. I partecipanti hanno potuto scoprire i segreti della longevità attraverso sapori autentici della tradizione sicana.

«Ringraziamo gli illustri ospiti», ha dichiarato il presidente della S.MA.P. (Società per lo Sviluppo del Magazzolo Platani), Giovanni Panepinto, «invitandoli a venire a trovarci. Sicuramente avremo l'occasione  di raccontar loro come nei Sicani si vive di più, si vive bene, grazie alla Dieta Mediterranea. Il progetto "Le vie del cibo della lunga vita", finanziato dall'Assessorato regionale all'Agricoltura, Sviluppo Rurale e Pesca Mediterranea, vuole valorizzare le qualità del cibo dei sicani, che permette oggi di registrare la presenza di centenari, novantenni e ottantenni superiori alla media nazionale», ha spiegato il presidente della S.MA.P.

Il segreto di una lunga vita è legato a una sana e varia alimentazione, al consumo di orticole e frutti stagionali, ma anche a uno stile di vita sociale, solidale e conviviale. Tutto ciò produce un benessere fisico e mentale e contribuisce a un'esistenza più lunga e appagante. 

Gli ospiti del congresso di Assoenologi hanno anche potuto provare un'ampia gamma di specialità sicane: formaggi pecorini e ricotta fresca accompagnati da pane di grani siciliani antichi, macco di fave preparato secondo antiche ricette, crostini di caciocavallo e fiore sicano profumati al miele locale, le tradizionali 'mpignulate sicane e l'olio extravergine IGP Sicilia. Chiusura in dolcezza con la migliore pasticceria. Perfino l'acqua in tavola era delle fonti di Santo Stefano Quisquina. 

«Lucca Sicula non poteva mancare con il suo prodotto principe, l'olio extravergine d'oliva, che è il principe della tavola», ha dichiarato il sindaco di Lucca Sicula Salvatore Dazzo, componente del consiglio di amministrazione della S.MA.P.
Protagoniste le celebri pesche di Bivona IGP, le rinomate Arance di Ribera DOP e le squisite torte di arance del Consorzio di Tutela delle Arance di Ribera DOP, oltre che i vini autoctoni che raccontano secoli di tradizione vinicola. 

L'iniziativa ha rappresentato il punto di partenza di un percorso più ampio che toccherà i Comuni del territorio sicano partecipanti al progetto.
La S.MA.P. coordina una rete che comprende il Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Forestali dell'Università di Palermo, il GAL Sicani, il Distretto Turistico Valle dei Templi, i Consorzi di Tutela Arancia di Ribera DOP e IGP Olio Extravergine di Oliva di Sicilia, oltre alla Cooperativa Agricola Zootecnica Tumarrano.
In programma, dunque, un ricco calendario di eventi che toccherà sagre storiche e manifestazioni innovative, con l'obiettivo di rafforzare il brand territoriale e creare nuove opportunità economiche per produttori, ristoratori e operatori turistici dell'area.