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«Subito il vaccino antinfluenzale ai bambini»

I pediatri e una campagna di sensibilizzazione per sciogliere i dubbi dei genitori e supportarli in una scelta consapevole 

Di Redazione |

Le sindromi influenzali mediamente colpiscono ogni anno il 9% della popolazione italiana e, spesso, i bambini sono i principali diffusori dei virus influenzali tra la popolazione: maggiore incidenza è registrata, infatti, nei giovani fino ai 15 anni, arrivando a coinvolgere fino al 22% dei bambini sotto i 4 anni e il 14% dei bambini di 5-14 anni. Questi valori sono almeno due volte più elevati rispetto a quelli registrati negli adulti. Dal bisogno di una corretta informazione sull’importanza del vaccino antinfluenzale pediatrico, ha origine Nelle Tue Mani, l’iniziativa dedicata a proteggere la salute dei bambini e delle loro famiglie. La campagna, promossa da AstraZeneca e approvata dal ministero della Salute, nasce con il duplice obiettivo di costruire un’adeguata consapevolezza sull’importanza della vaccinazione antinfluenzale per i bambini dai 6 mesi ai 6 anni e di sostenere la necessità di rivolgersi al pediatra per fare chiarezza riguardo tutte le opzioni disponibili e al fine di scegliere quella più adeguata. L'influenza è una malattia tipicamente stagionale che si presenta in inverno, è molto contagiosa ed è causata da due virus diversi (tipo A e B) che ogni anno possono modificarsi in modo più o meno importante. Le difese prodotte contro i virus dell'anno precedente diventano quindi poco efficaci rispetto alla nuova infezione. Per questo, di influenza è possibile ammalarsi ogni anno. Vaccinare i bambini rappresenta un’opportunità per estendere la copertura antinfluenzale a una popolazione più ampia possibile, che includa soprattutto le persone anziane o fragili, come ad esempio i nonni, con cui i bambini entrano in contatto più facilmente. Non si tratta dunque solo della protezione del bambino, ma anche e soprattutto dell’intera comunità: un bambino vaccinato è un possibile vettore del virus in meno e un possibile pericolo in meno per i soggetti più fragili per cui l’influenza può comportare complicazioni anche molto gravi. In quest’ottica, la vaccinazione risulta essere il mezzo più efficace e sicuro per prevenire l’influenza e ridurne le complicanze. «La vaccinazione è la forma più efficace di prevenzione dell'influenza e il vaccino antinfluenzale è raccomandato per tutti i soggetti a partire dai 6 mesi di età che non hanno controindicazioni al vaccino. – spiega Mattia Doria, Segretario nazionale alle Attività Scientifiche Fimp, Federazione Italiana Medici Pediatri – i bambini rimangono un gruppo prioritario per l’offerta della vaccinazione antinfluenzale a causa del loro rischio di forme gravi di influenza, in particolare quelli di età compresa tra i 6 mesi e i due anni». «L’influenza rappresenta un serio problema di Sanità Pubblica e una rilevante fonte di costi diretti e indiretti per la gestione dei casi e delle complicanze della malattia – afferma Paolo Bonanni, epidemiologo e professore ordinario di Igiene presso l’Università di Firenze – ed è tra le poche malattie infettive che di fatto ogni individuo sperimenta più volte nel corso della propria esistenza, indipendentemente dallo stile di vita, dall’età e dal luogo in cui vive. Aumentare il numero di bambini vaccinati permette di proteggerli dall’influenza ma anche di ridurre la trasmissione del virus all’interno della comunità, e quindi ridurre il rischio di influenza nel resto della popolazione».  Inoltre, vista l’attuale situazione epidemiologica relativa alla circolazione del virus Sars-CoV-2, la circolare ministero della Salute dell’8 aprile 2021 raccomanda di anticipare la conduzione delle campagne di vaccinazione antinfluenzale, di offrire la vaccinazione ai soggetti eleggibili in qualsiasi momento della stagione influenzale e di effettuare la vaccinazione nella fascia di età 6 mesi-6 anni, anche allo scopo di ridurre la circolazione del virus influenzale fra gli adulti e gli anziani. In Italia, in accordo con gli obiettivi della pianificazione sanitaria nazionale e con il perseguimento degli obiettivi specifici del programma di immunizzazione contro l'influenza, la vaccinazione antinfluenzale viene offerta attivamente e gratuitamente ai soggetti che per le loro condizioni personali corrono un maggior rischio di complicanze nel caso contraggano l'influenza.  

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