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Curare i tumori oculari con l’adroterapia

Laboratori del Sud-Infn:  cominciati i lavori per “bombardare” i tumori con più forza e precisione, Catana al più presto potrà intervenire su patologie rare di altri distretti corporei

Di Redazione |

L’attività al momento è sospesa, ma Catana (Centro di AdroTerapia e Applicazioni Nucleari Avanzate), in attesa di un potenziamento che ne migliorerà le performance,  mantiene il suo primato: è, infatti, l’unico centro in Italia dove si  combattono i tumori della regione oculare “bombardandoli” con i fasci di protoni. Lo stop è legato al progetto di potenziamento dell'infrastruttura di ricerca Laboratori nazionali del Sud-Infn (Istituto nazionale di Fisica nucleare) per la produzione di fasci di ioni ad alta intensità, Pon Ricerca e Innovazione 2014-2020. A marzo, nella sede di via Santa Sofia, a Catania, hanno avuto inizio gli interventi di potenziamento dell’infrastruttura, che riguardano due specifiche aree di intervento: Sala Misure 1 e Sala Misure 2. L’intervento prevede la rimozione di una parte delle attuali schermature presenti nelle due sale e il consolidamento del sistema di fondazioni, con lo scopo di garantire la resistenza sufficiente a sostenere il carico delle nuove schermature, a loro volta, potenziate per garantire il necessario livello di protezione dalle radiazioni ionizzanti prodotte dal fascio di particelle del Ciclotrone Superconduttore.

Le apparecchiature e i dispositivi presenti nelle sale sperimentali interessate dal potenziamento sono stati già smontati, catalogati e stoccati. Anche le “strutture di appoggio” del Catana, dunque, sono… a pezzi, in attesa di riprendere con i trattamenti. Il centro è nato dalla collaborazione tra la Struttura complessa di Radiodiagnostica e Radioterapia Oncologica e la Clinica Oculistica  dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico di Catania, i Laboratori nazionali del Sud di Catania – Istituto nazionale di Fisica nucleare e il Dipartimento di Fisica e Astronomia dell’Università degli Studi di Catania. Il centro è ospitato nei Laboratori nazionali del Sud (a poca distanza dal Policlinico di Catania) dove si trova il Ciclotrone Superconduttore che accelerare fasci di protoni fino ad una energia massima di 60 MeV. Questa caratteristica rende i fasci di protoni presenti nel nostro centro particolarmente adatti al trattamento radioterapico di patologie neoplastiche di rara frequenza, come il melanoma oculare. Per questo motivo il centro è interamente ed esclusivamente dedicato alla cura dei tumori della regione oculare, ed, in particolare, del melanoma oculare che  rappresenta oggi il tumore intraoculare primitivo più frequente nell’età adulta con un’incidenza, in Italia, di circa 350 nuovi casi l’anno. Il melanoma è un tumore maligno e il melanoma uveale è il tumore maligno intraoculare più frequente dell’età adulta; esso tende a crescere sia all'interno del bulbo, invadendo e disorganizzando i tessuti intraoculari, sia all'esterno, infiltrando la sclera ed i tessuti orbitari. Il melanoma uveale metastatizza a distanza con un particolare tropismo per il fegato che nel 98% dei casi è la prima sede di localizzazione secondaria. L’adroterapia offre la più valida e conservativa alternativa all’intervento chirurgico radicale di enucleazione dell’occhio e, a differenza di questo, offre al paziente la possibilità di mantenere un’ottima qualità della vita. Inoltre, questa tipologia di trattamento permette, nella maggior parte dei casi, la conservazione della capacità visiva residua dell’occhio coinvolto dalla neoplasia. Il centro catanese di adroterapia oculare rappresenta in atto l’unico riferimento nazionale per il trattamento adroterapico di pertinenza oculistica e, in sinergia con gli interessi scientifici dei Laboratori nazionali del Sud, si propone di potenziare l’ambito di intervento in campo medico anche ad altre patologie rare di altri distretti corporei. In particolare, il potenziamento d’uso del fascio attuale consentirà l’ampliamento alle indicazioni al trattamento dei tumori del distretto di pertinenza otorinolaringoiatrica. Il centro, attivo da febbraio 2002, ha trattato, ad oggi più di trecento pazienti provenienti da tutte le regioni d’Italia invertendo da Nord verso Sud la direzione dei casi di emigrazione sanitaria.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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