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Da uno studio dell’Università di Catania potenziali sviluppi per la biomedicina

Nuovi dispositivi potrebbero un giorno sostituire le procedure invasive come l’impianto di elettrodi cerebrali per monitorare le condizioni degenerative che colpiscono il sistema nervoso

Di Redazione |

Nuovi dispositivi elettronici performanti grazie al grafene e altri materiali bidimensionali (2D) potrebbero rivoluzionare alcuni settori importanti della Sanità come il monitoraggio da remoto dei pazienti e a lungo termine di malattie degenerative. In particolare, le nuove tipologie di dispositivi elettronici flessibili potrebbero un giorno sostituire le procedure invasive come l’impianto di elettrodi cerebrali per monitorare le condizioni degenerative che colpiscono il sistema nervoso. Un nuovo capitolo, dunque, potrebbe aprirsi per la Sanità grazie ad uno studio di ricercatori dell’Imperial College di Londra, del Politecnico di Torino e dell’Università di Catania. Una ricerca guidata da Felice Torrisi, docente del Dipartimento di Fisica e Astronomia dell’ateneo siciliano e dell’Imperial College.

Lo studio, dal titolo "Charge transport mechanisms in inkjet-printed thin-film transistors based on two-dimensional materiala", pubblicato sulla rivista internazionale Nature Electronics, rivela i meccanismi fisici responsabili del trasporto di elettricità in dispositivi elettronici stampati realizzati con materiali 2D come il grafene. Il lavoro permette di identificare per la prima volta quali proprietà dei materiali 2D devono essere ottimizzate per ottenere dispositivi elettronici performanti, consentendo la progettazione di una nuova classe di elettronica flessibile e stampata ad alte prestazioni.

"I chip di silicio – piega Torrisi – sono i componenti alla base della maggior parte dell’elettronica di consumo, dai fitness tracker agli smartphone. Tuttavia la loro natura rigida ne limita l’uso in elettronica flessibile. I materiali 2D, invece, sono costituiti da strati dello spessore di uno o pochi atomi, possono essere dispersi in soluzione e formulati in inchiostri stampabili, producendo così film ultrasottili estremamente flessibili, trasparenti e con nuove proprietà elettroniche. Questo rende possibili nuovi tipi di dispositivi, integrati in materiali flessibili ed estensibili, come vestiti, o anche tessuti nel corpo umano.   COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA