Notizie Locali


SEZIONI
Catania 17°

la nostra salute

Gli pneumologi avvertono: «Noi siamo l’aria che respiriamo»

Esperti Sip a confronto : «Il Covid ci ha ricordato quanto siano importanti i polmoni. E’ essenziale capire che bisogna salvaguardarli»

Di Angela La Terra |

«Possiamo stare un giorno senza bere, 3 giorni senza dormire e magari 4 o più senza mangiare, ma non possiamo vivere che pochissimi minuti senza ossigeno. Questa è l’importanza dei polmoni che grazie all’ossigeno rendono possibili tutti i meccanismi cellulari a livello dei vari organi». Comincia così, con le parole di Luca Richeldi, past president della Società Italiana di Pneumologia e presidente della Federazione Italiana di Pneumologia, ordinario e direttore dell’Uoc di Pneumologia nella Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli Irccs, il XXIII congresso Nazionale di Pneumologia che si è svolto nei giorni scorsi a Catania. Un appuntamento che ha chiamato a raccolta più di mille specialisti da tutta Italia. 

L’ambiente e l’impatto della qualità dell’aria sulla salute del polmone e la prevenzione delle malattie respiratorie è stato uno dei temi cardini del Congresso. L’ambiente, l’inquinamento, il fumo di sigaretta o le esposizioni a sostanze chimiche irritanti ,le variazioni del clima giocano un ruolo prioritario sul benessere e la salute delle popolazioni, rendendo ormai inscindibile il binomio ambiente/salute. Senza aria pulita, prevenzione sui luoghi di lavoro e a casa e controlli periodici, le malattie respiratorie sono destinate ad aumentare.

«Rispetto agli altri organi del corpo, i polmoni sono costantemente esposti al mondo esterno, perché nell’aria che respiriamo non c’è solo l’ossigeno, ma sono presenti anche inquinanti atmosferici, virus, batteri, allergeni, muffe, polveri sottili e altre particelle estranee – spiega Carlo Vancheri, prof. ordinario e direttore dell’Uoc di Pneumologia al Policlinico universitario di Catania e presidente della Società italiana di pneumologia – nell’era post Covid possiamo dire che sono stati accesi ancora di più i riflettori sulle malattie respiratorie e l’importanza della prevenzione. Parole come polmonite interstiziale, insufficienza respiratoria, sono entrate purtroppo nel gergo comune e oggi non possiamo e non dobbiamo abbassare la guardia».

Proprio al malato respiratorio nell’era Post Covid è stato dato ampio spazio con una tavola rotonda a cui hanno preso parte i prof. Stefano Centanni, Fabiano Di Marco, Franco Locatelli, Giuseppe Remuzzi, Luca Richeldi, Valeria Tozzi e Carlo Vancheri, i quali hanno fatto una riflessione ragionata sull’Organizzazione sanitaria italiana, su ciò che è stato fatto e su ciò che si poteva fare.

«Pochi medici, pochi infermieri, pochi reparti attrezzati per le terapie intensive respiratorie, gravi carenze nel sistema sanitario. Il Covid ha purtroppo scoperto tutto quello che non andava – continua il prof. Vancheri – e oggi abbiamo l’impressione che si sia un po' abbassata la guardia davanti alle vaccinazioni o agli aspetti relativi al long Covid, cioè quei pazienti in cui i sintomi persistono nel tempo».

Il Covid-19 ci ha ricordato quanto importanti siano i polmoni: «Ora è essenziale capire che bisogna salvaguardarli per evitare che si ammalino, proteggendosi dall’inquinamento atmosferico, evitando fattori di rischio come il fumo di sigaretta o esposizioni a sostanze chimiche irritanti al lavoro e a casa. Senza aria pulita le malattie respiratorie cresceranno», ricorda la Società Italiana di Pneumologia ai cittadini.

«Per ribadire l’importanza della salute dell’ambiente e la salute respiratoria – conclude Vancheri – Fip (Federazione Italiana della Pneumologia Onlus con le Associazioni Scientifiche), Aipo (Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri) e Sip (Società Italiana di Pneumologia) supporterà un progetto, che vedrà coinvolta anche Legambiente, di piantumazione che prevede la messa a dimora di 300 alberi tra Catania, forse a Nicolosi, e Bari con l’obiettivo di: riqualificare l’ambiente e valorizzare il territorio e trasformare luoghi abbandonati o inutilizzati in aree riqualificate».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

Di più su questi argomenti: