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Post Covid, il Garibaldi centro in pole position nella riabilitazione cardio respiratoria

Di Rossella Screpis |

Nonostante la riduzione dei contagi e del numero dei ricoverati, la riabilitazione cardio-respiratoria del Garibaldi-Centro, dedicata ai pazienti in fase di negativizzazione dal Covid-19, alza il livello di guardia e punta a garantire il pieno recupero di quei soggetti che hanno convissuto con i sintomi della malattia e che stentano a superarne gli effetti. Negli ultimi mesi, i 6 posti letto ordinari e i 4 di Day Hospital messi a disposizione del progetto, sono praticamente sempre stati occupati, contribuendo notevolmente al processo di inserimento sociale di decine di pazienti. Come sappiamo, la malattia derivante dal Coronavirus è particolarmente invasiva e presenta conseguenze di variabile portata, capaci di incidere sia sotto l’aspetto cardiocircolatorio che sotto quello neurosensoriale, la cui gestione, inevitabilmente, necessita di un supporto adeguato e ben strutturato. Ragioni, queste, che hanno spinto l’Arnas Garibaldi, già impegnata fortemente nella fase di assistenza e cura di siffatta malattia, di progettare e implementare per la prima volta in Sicilia un centro di assistenza per la rieducazione fisica e psicologica del paziente colpito dal Covid-19. “Racchiudere il programma di questa nuova unità operativa – ha detto Fabrizio De Nicola, direttore dell’Arnas Garibaldi – nella semplice denominazione di Riabilitazione cardio-respiratoria, invero, non rende giustizia agli ambiti d’intervento e ai suoi particolari contenuti. In questi mesi, com’è giusto che fosse, ci siamo concentrati sulla lotta al Coronavirus, ma oggi non possiamo trascurare la concreta esigenza di rispondere alla domanda di assistenza di coloro che, pur non essendo più positivi al Covid-19, continuano a pagarne i contraccolpi. Ecco perché non abbiamo perso un solo istante nel mettere a disposizione della città questo strumento che sta portando grandi benefici all’intera collettività”.  Nel reparto, che è collocato all’interno dell’Unità Operativa di Cardiologia, diretta dal dott. Salvatore Felis, lavorano in piena sinergia numerose e disparate professionalità, seguendo un programma logico-sistematico capace di ripristinare, quanto più possibile, l’originario stile di vita del paziente. “Grazie allo sforzo prodotto dal management dell’Arnas Garibaldi – ha dichiarato Salvatore Felis, direttore dell’U.O. di Cardiologia del P.O. Garibaldi-Centro – abbiamo trasformato in realtà, anche in Sicilia, quello che fino a poco tempo addietro non era che semplice utopia. Il Covid-19 è una malattia subdola e pericolosa, la cui cura va pensata certamente oltre il concetto di positivizzazione”. All’interno della struttura, la cui responsabilità è stata affidata al dott. Giuseppe Arcidiacono, opererano in piena sinergia numerosi medici, infermieri, fisioterapisti, psicologi, nutrizionisti, fisioterapisti e terapisti della riabilitazione, coadiuvati peraltro anche dagli esperti consulenti di settore, infettivologi o neurologi, in grado di intervenire prontamente al bisogno. “Oltre al direttore generale, – ha concluso Giuseppe Arcidiacono, responsabile del Centro di Riabilitazione – che con il suo lavoro e la sua straordinaria sensibilità sta contribuendo alla crescita sanitaria della nostra città, desidero ringraziare anche il direttore amministrativo, il dott. Giovanni Annino, che con pazienza e abnegazione ha facilitato la realizzazione del nuovo reparto, regalando al Garibaldi e alla nostra città l’ennesimo primato in campo sanitario. In questi mesi abbiamo fatto un grande lavoro e, seppure la malattia sembra regredire, saremo sempre vigili e pronti”.  

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