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Pediatria: con fegato grasso raddoppia rischio diabete

Roma, 29 ago. (AdnKronos Salute) – I bambini con fegato grasso presentano un rischio doppio di prediabete e di diabete rispetto a quelli sani. Lo indica uno studio condotto dall’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, insieme alle università di Verona e Southampton (Gb), pubblicato sul ‘Journal of Epatology’.Il fegato grasso o steatosi epatica (Non Alcholic […]

Di Redazione |

Roma, 29 ago. (AdnKronos Salute) – I bambini con fegato grasso presentano un rischio doppio di prediabete e di diabete rispetto a quelli sani. Lo indica uno studio condotto dall’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, insieme alle università di Verona e Southampton (Gb), pubblicato sul ‘Journal of Epatology’.

Il fegato grasso o steatosi epatica (Non Alcholic Fatty Leaver Disease, Nafld) è la più frequente malattia del fegato in età pediatrica. E’ dovuta all’accumulo di grasso nelle cellule dell’organo, in quantità superiore al 5%. Circa il 3-12% dei bimbi di peso normale sono affetti da steatosi epatica e questa frequenza sale al 70% nei piccoli sovrappeso o obesi.

Nel 40% dei casi la steatosi epatica può trasformarsi in steatoepatite non alcolica (Nash, Non Alcholic Steatoheapatitis), che si differenzia dall’accumulo semplice di grasso perché può evolvere verso patologie croniche irreversibili del fegato, attraverso lo sviluppo di infiammazione e fibrosi (sostituzione delle cellule del fegato danneggiate con tessuto connettivo) che possono portare fino alla cirrosi.

Lo studio, l’ultimo del professor Valerio Nobili, responsabile di Patologie epato-mataboliche del Bambino Gesù, prematuramente scomparso nel marzo scorso, è stato condotto su una coorte di 700 bambini italiani – seguiti dal gennaio 2003 a settembre 2018 – con Nafld (599, seguiti presso l’ospedale pediatrico della Santa Sede) e senza (118, seguiti dall’ospedale universitario di Verona.

Ha dimostrato come i bambini e gli adolescenti con steatosi epatica presentino una prevalenza significativamente più elevata di tolleranza al glucosio anormale (prediabete o diabete) rispetto a quelli senza Nafld (20,6% contro 11%). In particolare, il 20,6% dei bimbi con Nafld presentava una condizione di alterata tolleranza al glucosio agli esami di laboratorio e alla curva da carico orale di glucosio. Il 19,8% di questi bambini aveva prediabete, mentre lo 0,8% aveva diabete franco.

Lo studio ha inoltre documentato come i bambini affetti da Nafld e prediabete/diabete abbiano un rischio più che doppio di sviluppare la forma più severa della malattia epatica (Nash), rispetto a quelli con una normale tolleranza al glucosio.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA