Università: protesta giovani medici a Montecitorio, allo sbando su specialità
Roma, 5 set. (AdnKronos Salute) – “Siamo al completo sbando. Da aprile non abbiamo notizie, almeno non da canali ufficiali, solo da associazioni non del tutto codificate”. Così Canio, giovane medico dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, esprime all’AdnKronos Salute la preoccupazione per il futuro, manifestando a Roma insieme all’Associazione italiana giovani medici, Sigm, […]
Roma, 5 set. (AdnKronos Salute) – “Siamo al completo sbando. Da aprile non abbiamo notizie, almeno non da canali ufficiali, solo da associazioni non del tutto codificate”. Così Canio, giovane medico dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, esprime all’AdnKronos Salute la preoccupazione per il futuro, manifestando a Roma insieme all’Associazione italiana giovani medici, Sigm, al Comitato nazionale aspiranti specializzandi e a numerosi gruppi autonomi di camici bianchi in attesa di specializzazione, arrivati da tutta Italia.
Questa mattina si sono riuniti a piazza Montecitorio, davanti alla Camera, per protestare contro i “ritardi record” del concorso di accesso alle specializzazioni di area medica, che quest’anno si è incagliato nel processo di accreditamento delle scuole secondo la riforma prevista dal Decreto interministeriale 402/2017 e nella mancata pubblicazione del Bando. Tantissimi gli studenti provenienti, oltre che dalle tre università di Roma, anche da Napoli, Padova, Latina, Sassari, Salerno, Ancona, Perugia e Bologna.
“Il nostro percorso di studi ha due imbuti – dice Maria Teresa, studentessa dell’università Federico II di Napoli – il test d’ingresso e le prove per l’accesso alla specializzazione, siamo sottoposti quindi a un altro sfoltimento. Neanche la metà di noi giovani medici riuscirà a specializzarsi e poiché la specializzazione è un criterio necessario per lavorare nel Ssn, protestiamo affinché il Bando venga pubblicato quanto prima”. “Ci sono ragazzi laureati nel 2016 che non hanno ancora avuto possibilità di entrare nel mondo del lavoro”, spiega Rebecca, giovane medico laureata al’Università Politecnico delle Marche. Il nuovo bando prevede una graduatoria unica e una prova unica, per assicurare più sicurezza, trasparenza e uniformità.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA