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L'Erc Starting Grant 2025 a Emanuele Marino: così lo scienziato dell'università di Palermo lavorerà alla tecnologia dei microlaser

Si tratta di fondi europei che il Consiglio europeo della ricerca (Erc) destina a giovani scienziati di eccellenza

Redazione La Sicilia

04 Settembre 2025, 13:54

[UNIPA] Emanuele Marino

Emanuele Marino, ricercatore di Fisica della materia al dipartimento di Fisica e chimica-Emilio Segrè dell’università di Palermo, si aggiudica l’Erc Starting Grant 2025, uno dei finanziamenti europei più competitivi e prestigiosi che il Consiglio europeo della ricerca (Erc) destina a giovani scienziati di eccellenza.

Il progetto, dal titolo "Monodisperse nanocrystals: thermal refinement for high-performance microlasers» avrà una durata di cinque anni e un budget complessivo di quasi 2 milioni di euro che verranno utilizzati per stabilire un gruppo di ricerca che lavorerà in un laboratorio di ultima generazione per lo studio delle nanotecnologie.

«Il progetto Refine2lase - spiega Marino - propone una strategia radicalmente nuova per affrontare uno dei principali ostacoli nello sviluppo dei nanocristalli: la loro distribuzione in dimensioni e forme diverse, nota come polidispersione. I nanocristalli possono essere immaginati come minuscoli mattoncini, diecimila volte più piccoli dello spessore di un capello. La peculiarità dei nanocristalli consiste nella dipendenza diretta delle loro proprietà fisiche dalle dimensioni: ad esempio, nanocristalli di dimensioni diverse possono emettere o interagire con luce di colore diverso. Questa caratteristica rende i nanocristalli ideali per costruire dispositivi avanzati come celle solari, Led o laser. Tuttavia, studi teorici indicano che molte delle proprietà più affascinanti dei nanocristalli restano ad oggi "nascoste" proprio a causa della loro polidispersione. Refine2lase - prosegue il ricercatore - introduce un innovativo processo di raffinamento termico che permette di ottenere nanocristalli tutti della stessa dimensione sfruttandone pienamente le proprietà ottiche. Ci avvarremo di tali proprietà per realizzare microlaser colloidali ultra-efficienti, con dimensioni paragonabili a quelle di un globulo rosso. Questi dispositivi potrebbero aprire prospettive inedite per la fotonica, l'optoelettronica e la sensoristica, anche in ambienti complessi. Il successo del progetto - conclude Marino - consentirà di raggiungere un nuovo livello di precisione nella sintesi dei nanocristalli, aprendo la strada a nuovi dispositivi basati sulla cooperazione tra proprietà ottiche, elettroniche e magnetiche».