il personaggio
Mario, il bodybuilder con la passione per il pane
Panettiere e campione internazionale di bodybuilding che con grande forza di volontà e grandi sacrifici riesce a conciliare entrambe le cose. Stiamo parlando di Mario Sofia, 38 anni nativo di Randazzo che da 21 anni si allena da professionista, partecipando a gare nazionali e internazionali e meritando ori e argenti, bronzi, coppe e trofei.
Nel 2024 ha effettuato ben 8 gare a Torino , Treviso e in Calabria conquistando 5 primi posti , 2 terzi posti, 3 assoluti e 2 volte il titolo di “Mister universo”. Da 18 anni si occupa di panificazione che lui considera una vera e propria arte e la coltiva con grande impegno .
– Cosa l’ha spinta a fare bodybuilding?
«Intanto la passione e l’ammirazione per tanti atleti che mostravano un fisico scolpito e la forza delle esibizioni sul palco , le coreografie accompagnate dalla musica per mostrare a tutti come è possibile valorizzare il proprio corpo, renderlo forte attraverso una rigida disciplina che mette a dura prova il corpo e la mente. Ho iniziato quasi per gioco nella palestra di Bronte, poi a Randazzo e ora a Linguaglossa. Ho visto sin da subito quanto fosse duro allenarsi, da professionista per fare gare».
– Non solo allenamento, ma anche uno stile di vita attraverso un’alimentazione rigida, una dieta “bianca”.
«Si dice che il “bodybuilding sia bianco, perché ci nutriamo di pollo, riso, merluzzo e gallette di riso, senza sale o al massimo 4g al giorno. Ci sono comunque due momenti: “la fase di bulk” in cui incassiamo molte calorie per creare una massa corporea con carne rossa, pesce , pasta ( solo 50g), tutto pesato ; poi si passa alla “ fase cult “ che serve a definire il corpo per cui posso nutrirmi di pollo , riso, gallette e merluzzo. Dopo le gare mi riposo e per un mese mangio piu liberamente , ma sempre senza eccedere».
– E’ legittimo chiedere come riesce a resistere alla tentazione del pane profumato appena sfornato che impasta con una bravura e una dimestichezza da panettiere navigato.
«Ho grande forza di volontà e soprattutto grande passione per il bodybuilding che mi ha cambiato la vita, ma amo fare il pane con altrettanta passione, utilizzando le varie farine , noi in Sicilia abbiamo tanti grani rari e preziosi e io ho altrettanta dimestichezza con essi. Mi piace provare le varie panificazioni e sperimentare».
– Ma qual è la giornata tipo di Mario?
«Ogni mattina mi alzo alle 2,30. Alle 3 vado a impastare e infornare e procedo alla distribuzione del pane fino alle 12,30. Faccio colazione con i miei pasti stabiliti che comprendono uno spuntino ogni tre ore due per tenere vivo il metabolismo. Poi vado a casa e pranzo e poi mi riposo fino alle ore 18 , quando scatta l’allenamento in palestra che si protrae fino alle ore 21,30. A conclusione vado a casa a cenare con mia moglie Rossella».
– Una donna straordinaria anche lei , perché condivide la stessa passione del marito per il body building e lo fa a livello amatoriale, entrambi personal trainer.
«Ci siamo trovati d’accordo su questa disciplina sportiva che ritengo sia utile per la salute fisica e mentale».
– Per molti il bodybuilding non è una disciplina sportiva.
«Non sono d’accordo con chi non consideri il bodybuilding una disciplina sportiva. Ritengo che dal punto di vista delle capacità atletiche è da considerarsi un vero e proprio sport, anche considerando l’impegno che richiede nella gestione della dieta che è superiore rispetto alla maggior parte delle discipline. Si riesce a stare bene con se stessi e si dimostra di avere a cuore la propria salute, la propria funzionalità e la qualità della vita. Non esiste un bodybuilder che non esegua costantemente attività aerobica sia per aumentare il consumo energetico che per migliorare la funzionalità cardiocircolatoria e polmonare o che non si cimenti in esercizi di mobilità articolare e flessibilità muscolare. Dunque non solo per avere un fisico perfetto, ma per una questione di salute».
– Quanto si guadagna a fare bodybuilder?
«Non si guadagna nulla, affronto a mie spese viaggi e trasferte pernottamenti in hotel. Raramente c’è un compenso rilevante, occorrerebbero sponsor in Sicilia. Speriamo nel futuro».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA