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il personaggio

Lola Lustrini, l’agrigentina regina del burlesque

E a Roma il Teatro Ivelise, nel centro storico di Roma, riapre il sipario per lei e per le sue performances

Di Lorenzo Rosso |

Dopo il lungo periodo di chiusura dei teatri, il Teatro Ivelise, nel centro storico di Roma, riapre il sipario al burlesque e al varietà, in tutto il suo splendore, coinvolgendo gli spettatori in un’atmosfera onirica, piena di sogni, piume fluttuanti, linee sinuose e corpi incantati. 

 
 

Serate interamente dedicate all’Academie di Burlesque e Boylesque con Lola Lustrini la nota performer, eclettica ed elegante, anima del teatro. E’ lei, infatti, la regina delle notti romane; Margherita Bonanno in arte Lola Lustrini, ballerina, insegnante di danza, performer burlesque e insegnante di Body Barre. E adesso si deve aggiungere anche Narratrice. Infatti è appena uscito il suo primo romanzo “Quando tornano le rose” (Round Robin Editrice 2021), una storia al femminile che esplora le ossessioni e le passioni di una ragazza per certi aspetti, molto simile a lei. Un’artista a tutto tondo, che intraprende il suo percorso artistico formativo ad Agrigento, città d'origine.

Partendo dalla danza classica, approfondisce i vari stili studiando sia a New York che a Roma, dove si trasferisce nel 1998. Ha danzato, e danza ancora oggi, per diverse compagnie italiane. Diventa performer Burlesque dopo un lungo periodo di studi, alternando alla danza, laboratori di teatro comico e canto. Interpreta e propone personaggi diversi, dal Cigno al Mafioso, liberamente tratto dal Padrino, dalle dive anni '30 alle pin up. 

Definita dalla Giuria del Troisi Festival "Poliedrica e Trasformista d'eccezione", Margherita Bonanno è l'unica interprete donna delle Macchiette Napoletane. 

Attualmente lavora come Soubrette per la Ciribiribin Italian Swing Orchestra, insegna danza in varie scuole della capitale e dirige i corsi di Burlesque e varietà de L'Acadèmie del Teatro Ivelise dove si esibisce sul palco affiancata da colleghi del varietà e dalle sue allieve, con il suo show di Burlesque e varietà: "La Maison de Lolà"! 

A raccontare di Lola Lustrini viene subito in mente quella famosa citazione tratta dal film “Pane e burlesque” del 2014, quando Giuliana, in arte Queen Rose (Sabrina Impacciatore) dice: «La nuit, la vie… La notte, la vita. Voi a cosa pensate quando guidate la notte? Io penso a tutte le strade che non ho preso. A quel bivio che mi avrebbe portato altrove».

«Ho cominciato per gioco – confessa Margherita Bonanno – perché alcuni amici mi iscrissero alle selezioni del primo format televisivo italiano dedicato al burlesque. Era, se non erro, il 2011. Feci una puntata e fui subito eliminata perché “troppo elegante è troppo ballerina”! Ma non mi arresi: uscivo da una lunga relazione che mi aveva distrutto l’autostima e sentivo il bisogno di dimostrare agli altri, e a me stessa, bellezza e bravura. Mi iscrissi all’Accademia di Grace Hall, studiando le tecniche e i trucchi del mestiere e iniziai a lavorare subito. Il primo spettacolo fu terribile – ricorda Lola. – Un locale di periferia con sei persone! Ma non ho provato nessun imbarazzo, anzi. Capii subito che quella era una strada da seguire fino in fondo, mantenendo il mio stile elegante e assolutamente lontano dalla volgarità improvvisata. E così fu! Lavoravo da solista, affiancando spettacoli comici o galà, come soubrette e per eventi privati. Dopo diversi anni mi contattò la direttrice del teatro Ivelise di Roma, Brenda Monticone Martini, proponendomi dei corsi. Ci organizzammo con altri insegnanti di teatro e recitazione, di costume e trucco di scena, danza e tecniche di striptease, fino alla creazione dell’Academie di Burlesque e Boylesque. Il primo anno avevo tre allievi, oggi siamo una grande famiglia».

Chi sono le persone che hanno voglia di mettersi in gioco e di imparare l’arte della seduzione e di spogliarsi? «Sono donne e uomini, con un comune denominatore: credere in se stessi – risponde Lola Lustrini. – Quando si entra a teatro scompare ogni preoccupazione, la malinconia cede il posto all’ironia: ai miei allievi dico sempre di non porsi limiti di nessun tipo, di studiare varie discipline, di conoscere le linee armoniche del corpo, di mettersi a nudo facendo in modo che il pubblico ti guardi negli occhi e non altrove! Ogni Act, performance, ha una costruzione precisa: personaggio, storia, epoca, contenuto. Nulla è fatto a caso, L’improvvisazione non esiste se non in piccoli movimenti».

Come le è venuta l’idea di unire il burlesque al varietà?  «L’idea di unire burlesque e varietà è nata dopo il primo spettacolo in cui, oltre alle performance burlesque, dunque lo spogliarello, proposi canzonette e siparietti d’epoca, pezzi danzati e monologhi comici. E poi perché, soprattutto in questo preciso momento storico, sorridere e far ridere gli altri, credo sia la più grande soddisfazione per un artista. Il burlesque è ormai una forma d’arte nota a tutti, anche se spesso sminuita e improvvisata. Io continuo per la mia strada, proponendo al pubblico una serata piacevole, elegante e sensuale, e soprattutto divertente, trascinando gli spettatori in varie epoche, rendendo omaggio ai grandi divi del passato da Modugno a Totò, Rascel, Monica Vitti e la Lollo, fino alle dive d’oltreoceano come Carmen Miranda, dando la possibilità ai miei allievi di realizzare un sogno: salire sul palco e sentirsi amati». 

“La maison de Lolà” a Roma è il format di varietà più frizzante del Teatro Ivelise, a due passi dal Colosseo, una miscela esplosiva fatta di: Burlesque, Boylesque, Cabaret e musica dal vivo. Ad accogliere gli ospiti nel salotto della Maison, sono personaggi bizzarri, un po’ francesi, di altre epoche: il custode e la padrona di casa, artisti stravaganti provenienti da tutto il mondo e special guest della serata. Tra gli ospiti speciali, gli allievi dell’Academiè dell’Ivelise, che si fanno conoscere e scoprire, in tutte le sfumature di rosa e azzurro! Il salotto della Maison è un luogo magico per vivere storie di personaggi incantevoli e viaggiare tra le piume e l’ironia del favoloso mondo del Burlesque, Boylesque e della musica di altri tempi, come il jazz e lo swing. Tra l’altro lo storico teatro romano ha sdoganato un’arte conosciuta da pochi: il Boylesque, raccontando la sua storia, dalle sue origini come side – show di spettacoli di burlesque e cabaret fino alle sfaccettature odierne che la performer mette in campo utilizzando molteplici trasformazioni. Uno spettacolo, dallo stampo comico, come i primissimi siparietti d’epoca e le coreografie di Lola Lustrini, che propone performance con corpi maschili presentati in tutta la loro bellezza e dosi infinite di ironia!  Come sostiene Christina Aguilera nel suo film “Ali Rose”, “La vita è la somma delle scelte che uno fa!”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA