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Un medico acese nella Brigata Aosta in Libano per curare

Domenico Caruso è tenente colonnello dell'Esercito che fa parte del team sanitario

Di Redazione |

C'è anche un medico catanese, il tenente colonnello dell’esercito Domenico Caruso, che vive ad Acireale, tra il personale sanitario siciliano della Brigata Aosta che in Libano cura a domicilio la popolazione. In particolare, team medici del Contingente italiano visitano i pazienti libanesi nelle municipalità del Sud del Paese. Nei giorni scorsi sono state raggiunte numerose municipalità di Jibal Al-Btum e di Zibiquin, appartenenti all’area di operazioni a guida italiana, dove sono stati visitati anziani, donne e bambini nei rispettivi Social development center cittadini. Le medical care rientrano tra le attività previste dalla risoluzione n. 1701 del 2006 delle Nazioni Unite, in particolare tra quelle del supporto alla popolazione locale. Nello specifico, i team medici impiegati nelle unità si muovono «a domicilio», per prestare supporto sanitario di medicina generale alle municipalità sprovviste di un presidio sanitario pubblico e sono composti da medici, infermieri e operatori logisti di sanità dell’Esercito Italiano.

A premessa delle attività sanitarie sono state donate ai responsabili dei Centri di sviluppo sociale di Jibal Al-Btum e di Zibiquin, mascherine, tute protettive, guanti chirurgici, disinfettanti, presidi per neonati, apparecchiature per aerosol. Le donazioni sono state coordinate dagli specialisti del Multinational cimic group di Motta di Livenza (Tv) e sono un ulteriore aiuto per il contrasto alla pandemia da Covid-19 che da tempo l’Italia e la United nation interim force in Lebanon (Unifil) conducono per arginare il Coronavirus.

La missione italiana in Libano a guida Brigata Aosta, al suo terzo mandato nella Terra dei Cedri con i colori delle Nazioni unite, al comando del generale Giuseppe Bertoncello, ha la responsabilità del settore Ovest di Unifil in cui operano 3.800 Caschi Blu di 16 dei 48 Paesi contributori alla missione ONU e di cui fanno parte oltre 1.000 Caschi Blu italiani. Le attività sono condotte sotto il coordinamento e secondo le direttive impartite dal Comando operativo di vertice interforze (Covi), guidato dal generale di Corpo d’Armata Francesco Paolo Figliuolo.   COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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