Avola. «Non torno più a scuola. Non ci sono le condizioni». Lo ha detto Giuseppe Busà, il professore di educazione fisica della media di Avola pestato dai genitori di un alunno che gli hanno rotto una costola. Ma anche la madre del ragazzo, L. S., è intervenuta sulla vicenda: «Mi scuso per il gesto, ma il professore ha tirato un libro a mio figlio. Poteva fargli una nota». La dirigente scolastica Lina Alaimo si è naturalmente schierata dalla parte del prof: «Noi stiamo con il docente». A scuola raccontano che il ragazzo non aveva mai dato fastidio prima: «Il consiglio d’istituto – dice ancora la preside – deciderà cosa fare. Noi diamo tutta la nostra solidarietà al collega».
«Sono – dice Busà – un uomo privo di forze, sono cardiopatico, ho una coronaria chiusa. Ho dato tanto nella mia vita. Non ho nessuna intenzione di ritornare a scuola. Non ci sono più le condizioni. Io il libro l’ho preso e l’ho tirato sul banco. Nella maniera più assoluta, non addosso. Dalla cattedra, al secondo banco. Ho detto a mia moglie – dice il professore – che sia io, sia il ragazzino, siamo vittime di un sistema, intendo sociale, che non va più bene».
La madre ieri ha accompagnato regolarmente il figlio a scuola: «Io posso – dice – anche perdonare il professore ma lui deve scusarsi con mio figlio e io mi scuserò con lui».