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Inquinamento acustico, Siracusa unico comune senza il Prg del rumore

 Secondo l’ultimo report, redatto da Arpa Sicilia, il 51 percento degli abitanti di Siracusa (quasi 60mila persone su un totale di 118.442) è esposto a una media di decibel quotidiani superiore alla soglia limite di 65 

Di Massimiliano Torneo |

Siracusa è l’unico Comune dei quattro agglomerati urbani siciliani a non avere il Piano di classificazione acustica, che è il piano regolatore del rumore che dovrebbe contrastare l’inquinamento acustico. Disattende la norma a 27 anni dalla sua entrata in vigore e a 15 dalla pubblicazione delle linee guida. Eppure a Siracusa la maggior parte della popolazione è esposta a livelli sonori superiori alle soglie di potenziale rischio. Secondo l’ultimo report, che Arpa Sicilia redige ogni cinque anni in ossequio alle direttive comunitarie, il 51 percento degli abitanti di Siracusa (quasi 60mila persone su un totale di 118.442) è esposto a una media di decibel quotidiani superiore alla soglia limite di 65 (stabilita come livello di fastidio nell’arco giorno-sera-notte). E va considerato pure che circa 20mila persone sono esposte al un limite molto prossimo alla stessa soglia (64 decibel di media). Mentre sale a 54 la percentuale di popolazione esposta ai livelli di decibel superiori alla soglia (55) fissata per le ore notturne (64.400 persone su 118.442).

Il problema si sta riproponendo oggi perché sono in corso i monitoraggi di Arpa Sicilia che dovranno aggiornare il report. Mappatura che poi il Comune dovrà a sua volta utilizzare: “L’autorità per la mappatura è il Comune stesso, Arpa è lo strumento tecnico”, sottolinea il direttore unità Agenti fisici di Arpa Sicilia, Antonio Sansone. Sono visibili, infatti, in città, parcheggiate nelle principali arterie cittadine come rimorchi a forma di grande cubo con una lunga antenna sul tetto, le centraline mobili con cui l’Agenzia regionale sta monitorando il rumore. L’inquinamento acustico non è un problema marginale: secondo l’Oms ogni decibel in più da sopportare comporta un livello di pericolosità diverso: problemi psicologici, di pressione e di stress. A seguito dei monitoraggi di questi giorni, quindi, Arpa aggiornerà la mappatura e dopo “il Comune dovrebbe attivare azioni di contrasto”, bacchetta un po’ Sansone. La mappatura acustica, insomma, registra i valori attuali; il Piano di classificazione, invece, indicherà i valori massimi per ogni area cittadina. Intervenendo di peso anche sul Prg, dislocando per esempio attività rumorose fuori dai centri abitati.

“Il Piano di classificazione acustica è lo strumento principale – avverte il direttore Agenti fisici di Arpa Sicilia, Sansone – Siracusa non ha questo Piano. Messina, Catania e Palermo sì”. Il Comune sta per fare il primo passo dopo 27 anni dall’entrata in vigore della legge. Lo dice il nuovo assessore comunale Giuseppe Raimondo: “Stiamo preparando la manifestazione d’interesse per un progettista che rediga la classificazione acustica”. I soldi, 106mila euro, arriverebbero da una “misura compensativa” di natura ambientale.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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