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Isab-Lukoil Priolo, si è aperto il tavolo al Mise. Nuovo appuntamento fra 3 giorni

Di Massimiliano Torneo |

Delicatissimo il tavolo, previsto dal dl Aiuti, che si è aperto oggi al ministero dello Sviluppo economico e che coinvolge tre ministeri per trovare una soluzione alla crisi Isab-Lukoil di Priolo, dovuta all'effetto boomerang delle sanzioni alla Russia, insieme ai dirigenti di quell'azienda. All’incontro, convocato dal coordinatore della struttura di crisi del Mise Luca Annibaletti e presieduto dal ministro Giancarlo Giorgetti, hanno partecipato esponenti del Mef e del Mite. Per la Isab-Lukoil presenti, tra gli altri, Oleg Durov, direttore generale Lukoil e capo delegazione, e Evgheny Maniakhine, Cfo. Per Lukoil italia, Vittorio Surdo, dal 2013 direttore relazioni esterne Lukoil, già ambasciatore italiano a Mosca dal 2006 al 2010. La società, titolare di due raffinerie e un impianto di cogenerazione nel petrolchimico di Priolo, nel Siracusano, gravita nel gruppo russo Lukoil. E per questo ha subito la chiusura delle linee di credito dalle banche, pur non essendo destinataria di sanzioni. Questo l'ha costretta a rifornirsi solo di greggio russo, ma con l'imminente embargo, dovuto al sesto pacchetto di sanzioni Ue, rischia la chiusura con tutto quello che ciò comporta in termini occupazionali e di produzione un un'area già depressa del nostro Paese. Tra i temi trattati le problematiche legate all’indotto, all’occupazione e al mantenimento della produzione della raffineria alla luce delle sanzioni adottate nei confronti della Russia. Tra le ipotesi, quella il governo garantisca con le banche, attraverso Sace, affinché l'azienda possa tornare a rifornirsi di greggio anche da altri Paesi e fornitori. Una strada molto delicata questa. Le proposte emerse saranno vagliate e approfondite in tempi rapidi da parte del governo. Il tavolo si è aggiornato a due, al massimo tre giorni.

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