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Mega impianto fotovoltaico nel Parco degli Iblei: ambientalisti sul piede di guerra, la Regione promette una nuova valutazione

La centrale da 67,421 MWp di una società di Roma è stata autorizzata su 100 ettari di terreno agricolo

Di Massimiliano Torneo |

«Sulla base di emergenze nuove, ci potrebbe essere una nuova valutazione della Cts (Commissione tecnico specialistica, che ha rilasciato le autorizzazioni ambientali ndr)». E ancora: «Il governo della Regione ha il dovere di essere attento alla compatibilità tra i progetti approvati e la sensibilità dei territori».

Un'apertura dell'assessore regionale a Territorio e ambiente, Toto Cordaro, arriva proprio il giorno della grande mobilitazione a Canicattini Bagni, nel Siracusano, contro la realizzazione di un impianto fotovoltaico in aree agricole e all'interno del perimetro del nascente parco nazionale degli Iblei.

Associazione ambientaliste, amministrazioni comunali di Canicattini, Siracusa e Noto si sono mobilitate dopo le autorizzazioni regionali arrivate dall'organo tecnico per il rilascio della Via (Valutazione impatto ambientale).

Le amministrazioni di Canicattini e Siracusa avevano espresso pareri negativi in sede istruttoria. Stamattina, con la mobilitazione, hanno chiesto al presidente della Regione Nello Musumeci la revoca delle autorizzazioni «al mega impianto fotovoltaico industriale a terra di 67,421 MWp della Lindo srl di Roma su 100 ettari di terreno agricolo».

Nelle stesse ore arrivava l'apertura dell'assessore Cordaro. Ora sta agli oppositori del progetto, tra cui il vicepresidente Anci Sicilia e ex sindaco di Canicattini, Paolo Amenta e l'assessore al Comune di Siracusa Fabio Granata, approfittare di questa apertura che l'esponente del governo regionale ha confidato a La Sicilia. Domani su giornale in edicola l'approfondimento.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA