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Miasmi industriali a Priolo: idrogeno solforato oltre la soglia

Di Massimiliano Torneo |

Ha un nome e un cognome, fino a questo momento, la sostanza che ha causato i miasmi industriali verificatisi mercoledì scorso soprattutto a Priolo, episodio denunciato dal sindaco di quel Comune, Pippo Gianni, ai mezzi di controllo e alla stampa.

Il famigerato h2s, idrogeno solforato, sostanza inquinante di natura industriale, è stato registrato nell’aria in quantità eccessive (sopra i limiti di legge) dalle centraline di monitoraggio della rete fissa gestite dell'Arpa. Il bollettino dell'Agenzia regionale indica h2s presente nella misura di 9 mcg per metro cubo come media giornaliera, evidenziato con un inequivocabile bollino rosso, visto che la soglia tollerata è 7.

È un primo passo per scoprire cosa ci sia successo e in quale stabilimento, da scatenare la fuoriuscita.Si tratta di uno sgradito ritorno, visto che l’h2s è stato responsabile in passato di episodi di emergenza: i più eclatanti nel maggio del 2013, quando una notte gli abitanti di Melilli, colpiti da questa pericolosa nube olfattiva sin dentro alle case, furono costretti a scappare verso Sortino. Due giorni dopo, purtroppo, una fuoriuscita del famigerato inquinante nell’impianto Erg Nord causò un incidente con la morte di un operaio.Da un po' non se ne sentiva parlare, viene indicato da enti di controllo pubblici e privati come un inquinante abbattuto in questa area industriale, per via degli enormi investimenti fatti dalle aziende per contenere le emissioni.

Ora la domanda da porsi è la stessa che si è posta il sindaco Gianni nel denunciare i miasmi avvertiti dalla popolazione mercoledì: dove, e per quale ragione si è sprigionata questa nube? Per questo motivo, oltre a allertare gli enti di controllo, il sindaco di Priolo ha scritto “ai gestori di tutti gli stabilimenti della zona industriale, per chiedere notizie sulle attività lavorative della giornata di mercoledì e su eventuali disservizi che possano aver creato i forti disagi olfattivi”.

La missiva è stata indirizzata a: Isab Nord, Versalis, Isab Sud, Isab Igcc, Priolo servizi, Sasol, Sonatrach, ai direttori degli stabilimenti Enel Archimede, Ias, Eni Rewind, e per conoscenza alla Prefettura, al dipartimento regionale Protezione civile, all’Arpa, al comando provinciale dei vigili del fuoco, al commissariato di Polizia e alla stazione dei carabinieri di Priolo.Va detto che altri risultati, forse più specifici, potrebbero arrivare nelle prossime ore, visto che sono stati effettuati parecchi campionamenti dell’aria quel giorno. Insieme a tutti i protocolli previsti nei casi d’emergenza, infatti, il Comune di Priolo ha effettuato due campionamenti tramite lo strumento mobile del canister. Il primo alle 15,30, il secondo più tardi, alle 19,30 insieme con i funzionari dell'Arpa.

I laboratori dell’Agenzia regionale stanno analizzando questi campioni d’aria. Probabile che ne seguirà una relazione descrittiva delle sostanze individuate. Gli strumenti mobili possono catturare anche quelle sostanze solforate che le centraline fisse non misurano. Tutto comunque resterebbe vano, se non venisse fuori la ragione di queste emissioni improprie.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA