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Priolo, fiamme a una struttura balneare dei familiari di un assessore. Il sindaco: “Intollerabile”

Si ipotizza un gesto di natura dolosa

Di Francesco Nania |

Un deposito per attrezzature balneari ha preso fuoco la scorsa notte in contrada Talà, alla periferia sud di Priolo Gargallo, lungo la strada che da San Focà si congiunge con lo svincolo autostradale. Sul posto sono accorse le squadre dei vigili del fuoco che hanno dovuto faticare per avere ragione delle fiamme. Scattato l’allarme, sul posto sono accorse le pattuglie di carabinieri e polizia, i cui agenti hanno avviato le indagini per venire a capo della situazione.

Gli investigatori non escludono l’origine dolosa dell’incendio che ha distrutto il deposito nella disponibilità dei familiari di un assessore comunale di Priolo. Non è la prima volta che gli amministratori pubblici priolesi sono vittime di danneggiamenti, come nel caso dell’auto dell’assessore ai lavori pubblici, data alle fiamme il 4 novembre 2019. “Se, come ipotizzano gli inquirenti – dice il sindaco di Priolo, Pippo Gianni – sia di natura dolosa, siamo di fronte a un altro episodio di criminalità che non possiamo tollerare”. Il primo cittadino lancia poi un appello: “Chi sa o abbia visto qualcosa è pregato di segnalarlo alle forze dell'ordine o a me stesso”.

Gianni ha quindi reiterato l’intervento del prefetto di Siracusa, a cui si è rivolto non più tardi di una settimana addietro per chiedere "maggiore attenzione sul fronte della sicurezza”. Ulteriori aggiornamenti domani, sull'edizione cartacea de La Sicilia.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA