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Repubblica, a Siracusa la coraggiosa Anna Maria legge il messaggio di Mattarella

Lo scorso 26 aprile la ragazza, di Avola, era stata l'unica ad intervenire mentre un branco composto da quattro ragazzini tra i 13 e i 15 anni picchiavano una tredicenne

Redazione La Sicilia

02 Giugno 2025, 17:48

Repubblica, a Siracusa la coraggiosa Anna Maria legge il messaggio di Mattarella

E’ stata Anna Maria, studentessa di 16 anni del liceo delle Scienze umane di Avola a leggere il messaggio del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Un fuori programma nella festa a Siracusa per il 79esimo anniversario della Fondazione della Repubblica Italia, voluto dal prefetto Giovanni Signer per sottolineare il gesto compiuto lo scorso 26 aprile dalla ragazza, unica a intervenire mentre un branco composto da quattro ragazzini tra i 13 e i 15 anni picchiavano una tredicenne.

La cerimonia si è svolta a largo Aretusa a Ortigia, dopo la deposizione di una corona d’alloro in onore dei caduti al Pantheon. Il prefetto Signer, affiancato dal comandante marittimo Sicilia, ammiraglio Andrea Cottini, dal sindaco Francesco Italia, dal questore Roberto Pellicone, dal comandante del reparto attività territoriali dell’esercito Marco Marziano ha consegnato 5 onorificenze all’ordine al merito della Repubblica, a Corrado Basile, ex questore della provincia di Enna, a Gini Parisi, luogotenente dello Stato maggiore dell’esercito, a Gaetano Azzia, responsabile del cerimoniale del Comune di Siracusa, a Pasquale Bastanza, capitano di vascello della Marina Militare e ad Alessandro Fagotto, capitano di fregata della Marina militare.

Alle esibizioni musicali, dirette dal maestro Mario Incudine, hanno preso parte anche la Corale del carcere di Cavadonna. E’ stata anche esposta un’opera ideata dal maestro Riello e realizzata dagli artigiani della casa di reclusione di Noto. «Nel voler dare un tema a questa giornata - ha detto il prefetto Signer - ho immaginato che quel 2 giugno di 79 anni fa gli italiani siano stati uniti da un sentimento: la speranza nel futuro. Oggi, mentre viviamo tempi inquieti e assistiamo ai conflitti che ripropongono le disumanità del passato, a crisi geopolitiche alimentate da autocrazie illiberali, e ai profondi cambiamenti imposti dalla transizione energetica e da un’economia globalizzata, voglio richiamare proprio quella speranza come motore della nostra coesione».
Il prefetto di Siracusa ha parlato anche dei temi del territorio: «Quando si assiste alla lenta, ma inarrestabile, migrazione di tanti nostri giovani diventa ancora più urgente investire nel futuro, nella cultura, nella legalità e nell’inclusione. Se esistono ragazzi come Anna Maria - ha concluso Signer - abbiamo grandi ragioni per sperare nel futuro».