La protesta di Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil
Siracusa, rinnovo CCnl: i metalmeccanici si mobilitano
La protesta, con adesioni che sfiorano il 90%, riguarda la chiusura di Federmeccanica a discutere il merito delle trattative
Prosegue la mobilitazione dei metalmeccanici siracusani, raggiungendo ormai 40 ore di sciopero per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL). La protesta, con adesioni che sfiorano il 90%, riguarda la chiusura di Federmeccanica a discutere il merito delle trattative, lasciando i lavoratori in una condizione di incertezza e precariato crescente.
Il comparto metalmeccanico, che opera soprattutto nell’area del petrolchimico siracusano con circa 6000 addetti, si trova a dover fronteggiare un aumento dello sfruttamento e della frammentazione, che minaccia la stabilità economica e sociale dei lavoratori. I sindacati Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil denunciano la riluttanza di Federmacchinica a riconoscere le legittime richieste contrattuali, accusandola di compromettere la struttura stessa del contratto nazionale.
Il settore vanta un distretto all’avanguardia, famoso per il suo know-how esportato a livello globale e per il contributo significativo alla fiscalità locale grazie alla contrattazione nazionale e territoriale. La protesta, iniziata lo scorso novembre, testimonia la volontà dei lavoratori di ridefinire un sistema di relazioni industriali che metta al centro lavoro, salario, diritti e sicurezza, in linea con le sfide future, tra cui la transizione energetica.
I sindacati provinciali, rappresentati da Angelo Sardella (Fim Cisl), Antonio Recano (Fiom Cgil) e Giorgio Miozzi (Uilm Uil), ribadiscono l’importanza di giungere a un accordo che garantisca dignità e certezze ai metalmeccanici, fondamentali per il futuro industriale della Sicilia e del Paese.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA