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Torturava la moglie con un coltello arroventato: la follia di un operaio di 43 anni finito in carcere

La vittima di 32 anni è stata trovata in strada in stato confusionale ed un passante ha chiamato i soccorsi

Di Redazione |

I carabinieri di Lentini hanno arrestato un operaio di 43 anni per maltrattamenti in famiglia, lesioni personali aggravate e continuate e sequestro di persona, commessi nei confronti della moglie 32enne, sin dal 2022.

Le attività investigative, coordinate dalla Procura della Repubblica di Siracusa, sono nate dalla segnalazione di un cittadino che ha notato una donna in strada, in forte stato confusionale e ha chiamato il 118.

Fin dai primi accertamenti i medici del pronto soccorso dell’ospedale di Lentini hanno compreso che la donna era fortemente debilitata sia fisicamente che psicologicamente, verosimilmente vittima di violenza domestica, e hanno così attivato il codice rosa e contattato i militari.

La 32enne, che aveva sul corpo evidenti segni e cicatrici di violenza fisica, sotto shock, ha raccontato di essere vittima, da circa due anni, di maltrattamenti fisici e psichici da parte del marito convivente, violenze commesse anche alla presenza dei tre figli minorenni della coppia.

In particolare la donna ha descritto una vera e propria escalation di vessazioni e violenze, il marito le rivolgeva insulti quotidiani di ogni genere, l’aveva progressivamente isolata sottraendole il telefono cellulare e, da circa sei mesi, le impediva di uscire di casa da sola e avere contatti con il mondo esterno, la seviziava, per punirla, anche con l’uso di un coltello con la lama arroventata, come testimoniano le cicatrici e il ritrovamento all’interno dell’abitazione, nel corso del sopralluogo dei carabinieri di un coltello con la punta annerita.

L’uomo era riuscito anche a manipolare i figli minori coinvolgendoli nel controllo della madre. Solo approfittando dell’assenza dei bambini ,che si trovavano a scuola, e del fatto che il marito si era addormentato profondamente, la donna è riuscita a scappare dal tugurio nel quale viveva e a chiedere aiuto. La 32enne è stata portata in una struttura protetta con i tre bambini che, oltre ad avere assistito alle violenze, erano anche costretti a vivere in un’abitazione in pietose condizioni igienico sanitarie.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA