Il bagno a mare con un binario: libertà e relax per i disabili
Entro la prossima estate ad Aci Castello nascerà il primo lido in Sicilia dotato di una piattaforma motorizzata
Riappropriarsi della bellezza del mare per concedere a tutti, anche i disabili, una possibilità. Perché la spiaggia, sinonimo di libertà e relax, spesso è per loro un luogo di esclusione. Da questo che nasce l’idea della società “Terramare” che entro la prossima estate conta di realizzare ad Aci Castello il primo stabilimento balneare con un sistema motorizzato di scivolo che permette ai disabili, ma anche agli anziani e alle donne in gravidanza di “tuffarsi” direttamente in acqua e godere delle bellezze della natura.
L’area è quella storicamente occupata dallo stabilimento balneare “Lido Aci Castello” che ha accompagnato più generazioni di castellesi alla balneazione, lungo la via del Porto, in corrispondenza dell’accesso alla banchina, nella zona dei famosi muretti.
Il progetto di recupero
Il progetto prevede interventi di risanamento conservativo di un vecchio casotto di proprietà demaniale, la realizzazione dei servizi, del solarium, degli spogliatoi, delle docce e della passerella per la discesa a mare, compreso l’installazione del dispositivo di accesso che abilita l’indipendenza delle persone con disabilità e problemi di mobilità.
La scivola meccanizzata
Il dispositivo è il “Seatrac mover” prodotto dalla società greca Tobea. Attraverso una struttura di sostegno verrà garantita l’installazione sulla scogliera, permettendo alle persone disabili di raggiungere l’acqua a una profondità tale (90 centimetri) da consentire la balneazione, senza l’assistenza di un’altra persona. Si tratta di una piattaforma con un binario su cui scorre una sedia a rotelle anfibia, che facilita l’accesso all’acqua. Il sistema è alimentato a energia solare e progettato per essere completamente amovibile e rispettoso dell’ambiente.
Come nasce l'idea
«L’idea nasce dalla necessità di rispondere ad alcune esigenze che non sono più quelle di un tempo - spiega a La Sicilia Antonio Maria Busà l’ingegnere progettista - si tratta, infatti, di un piccolo stabilimento balneare che offre la possibilità di poche sdraio e posti a sedere. La società committente, sollecitata da alcune associazioni e amici coinvolti personalmente dalle questione disabilità, ha sposato l’idea di dotarsi di un sistema motorizzato che porta in acqua».
Una moderna tecnologia per superare le barriere fisiche con il solarium che diventa luogo di scoperta e di avventura per le persone con disabilità. «Aci Castello - continua Busà - sarà la prima località in Sicilia ad avere una scivola meccanizzata per l’accesso al mare da parte di persone con disabilità, anziani e donne in gravidanza. Una tecnologia all’avanguardia che consente, tramite telecomando, di accompagnare in piena sicurezza l’utente - una volta seduto sull’apposita seggiola - fino a una profondità di circa centimetri, permettendo di godere liberamente della balneazione e tornando poi, con lo stesso sistema, in totale autonomia sulla terraferma. Un’innovazione che abbatte barriere non solo architettoniche, ma anche culturali, restituendo piena dignità e indipendenza nella fruizione del mare. È un intervento che si inserisce in un più ampio processo di rigenerazione urbana e ambientale. Accanto alle opere recentemente realizzate dall’Amministrazione Comunale nell’area di “Sotto il Pozzo”, il recupero del manufatto demaniale e della zona costiera adiacente contribuirà a restituire decoro e funzionalità a uno dei tratti più suggestivi, ma trascurati del litorale. Il nuovo stabilimento rappresenta così il primo passo verso la piena valorizzazione dell’intera area portuale e costiera, anche in previsione della realizzazione dei futuri solarium previsti dall’Amministrazione, che potranno garantire una balneazione sicura e ordinata in un contesto finalmente rinnovato e accogliente. Come progettista dell’intervento, desidero esprimere un ringraziamento a tutti gli enti che hanno reso possibile questo risultato: la Soprintendenza ai Beni Culturali, la Capitaneria di Porto, l’Asp, il Genio Civile, l’Ufficio delle Dogane, il Comune di Aci Castello, la Commissione tecnica specialistica e il Dipartimento dell’Ambiente. Questa esperienza dimostra come la sinergia tra pubblico e privato possa tradursi in progetti concreti di inclusione, decoro urbano e valorizzazione del patrimonio costiero».