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Laura Salafia, il sogno della laurea diventa realtà dopo una vita stravolta dal destino

L'allora studentessa siracusana fu raggiunta nel 2010, in piazza Dante a Catania, da una pallottola vagante proprio all'uscita dall'Università

Di Redazione |

Honoris causa. Mai titolo fu tanto appropriato alla storia, alla persona. Laura Salafia, di lei stiamo parlando, riceverà la laurea honoris causa in Filologia moderna all’Università di Catania il 9 giugno. La proposta avanzata dal Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Ateneo di Catania e condivisa dal Senato Accademico è stata approvata dal ministero dell’Università e della Ricerca. Laura potrà così coronare il sogno della laurea a 13 anni dall’incidente che l’ha ridotta tetraplegica.

Il desiderio di una vita normale

Prima Laura aveva e voleva una vita normale, fatta di giorni divisi tra famiglia, amici e studio. Sulle sue giovani gambe camminavano le sue idee, il suo futuro da costruire, i suoi sogni e la sua passione per la letteratura. Non pensava certo che sarebbe stato facile, era pronta a raggiungere le sue mete con gli sforzi e i sacrifici che la vita mette davanti. Si aspettava illusioni e delusioni, ma sapeva che quelle montagne russe l’avrebbero portata in cima. Perché era lì che voleva arrivare e ci credeva con tutta se stessa e con tutte le persone che le stavano accanto. Poi, un giorno uguale agli altri ma reso speciale da un successo sudato, qualcuno, impegnato a gestire la propria vita senza preoccuparsi del mondo intorno, spense in un attimo la luce che guidava Laura. E la studentessa lavoratrice, alla fine di un esame di Lingua e Letteratura spagnola superato brillantemente, rimase vittima di una sparatoria fra balordi in piazza Dante, davanti ai Benedettini. E fu subito buio.

Il destino che cambia verso

Laura Salafia è nata a Siracusa il 5 giugno 1976, ma ha vissuto la sua infanzia a Sortino. Conseguiti, prima, la maturità al liceo scientifico sperimentale di Lentini e, quindi, il diploma all’istituto magistrale “Quintiliano” di Siracusa, nel 2000 si è iscritta in Lettere moderne all’Università di Catania. Nel 2003 si trasferisce a Padova per insegnare nelle scuole primarie statali. Ritorna a Catania nell’autunno del 2006 per completare gli studi universitari. Il primo luglio 2010 la vita di Laura Salafia cambia verso. In piazza Dante, dove è in corso una sparatoria, una pallottola colpisce la giovane al midollo. Laura viene ricoverata in rianimazione all’ospedale “Garibaldi” di Catania. La lesione al midollo la rende tetraplegica.Il 15 luglio 2010 Laura Salafia viene trasferita al centro di riabilitazione di Montecatone-Imola. Qui rimarrà, col papà Nino e con la mamma Enza, 17 mesi e mezzo. Un tempo infinito che, tra timori e speranze, traccerà il confine con il tempo finito. Il 5 dicembre 2011, con un volo speciale, Laura rientra a Catania e viene ricoverata all’Unità spinale del “Cannizzaro”. Il 17 luglio 2013 Laura lascia l’ospedale per stabilirsi in una casa attrezzata nel centro di Catania messa a disposizione dal Comune.

La “nuova” vita

Ricomincia un’altra vita, sia pure da tetraplegica ma è la sua vita. Laura torna a studiare, sostiene altri esami universitari, si concede passeggiate in carrozzina. Il 23 dicembre 2011 Laura avvia la collaborazione con il quotidiano “La Sicilia”, scrivendo una sorta di diario pubblico in cui racconta di sé o commenta fatti dell’attualità. L’esito di questo lavoro è confluito nel volume “Una forza di vita”, Domenico Sanfilippo Editore (2017). Il 10 settembre 2016 Laura aggiunge un giorno che merita ricordo: incontra Papa Francesco in piazza San Pietro. Il Papa l’abbraccia e le dice: «Non mollare, sii forte, e porta con fede la tua croce. Prega per me». E Laura prega. E in sé trova una forza che mai avrebbe immaginato di avere. Il 28 maggio 2021 Laura riceve dal prefetto di Catania Maria Carmela Librizzi l’onorificenza di cavaliere al merito della Repubblica che il presidente Sergio Mattarella aveva voluto concederle.

L’impegno sociale

La malattia e la grave disabilità non frenano l’impegno sociale di Laura. In questi anni ha reso la sua testimonianza in diverse scuole pubbliche di Catania, coinvolgendo gli studenti e invitandoli a riflettere su ciò che più conta nella vita. In particolare, Laura ha accompagnato in questi anni i bambini seguiti dall’associazione Cappuccini Onlus di Catania. Per loro, Laura ha organizzato gite ad Acicastello e sull’Etna a visitare la “Casa delle farfalle”, passeggiate in città, momenti di canto e teatro. Laura ha seguito i ragazzi ha trasmesso comprensione, forza e amore per la vita. Negli ultimi anni, la situazione fisica è diventata sempre più critica e i momenti di studio e di relax sempre più rari. Adesso nell’aula magna del Disum ai Benedettini, Laura riceverà la laurea honoris causa. Un piccolo tassello di quel mosaico frantumato e trasformato in una straordinaria lezione di vita. Per tutti.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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