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IL PERSONAGGIO

Valeria Magistro, la fashion stylist siciliana e il “potere di un abito”

L’influencer, figlia del grande attore Miko, veste personaggi  dello spettacolo. Ha rilanciato i look delle sorelle Selassié al Gf

Di Maria Schillirò  |

Se un tempo erano le grandi case di moda a comandare, oggi a dettare regole e tendenze ci pensano i social network. Inutile negarlo, questi ultimi hanno radicalmente cambiato le nostre vite, le nostre abitudini e anche i nostri abiti. Lo sa bene Valeria Magistro, influencer, stilista, fashion stylist e docente universitaria, figlia del grande attore Miko Magistro, che, suo malgrado, nelle ultime settimane si è ritrovata imbrigliata nel vortice del web, sommersa prima dalle critiche e poi dagli elogi per aver lanciato, quasi per caso, un trend diventato nel giro di qualche ora un vero e proprio must have

La fashion addicted siciliana ormai da anni vive a Roma dove veste i personaggi del mondo dello spettacolo, tra questi anche Jessica, Lulù e Clarissa Hailé Selassié, le pronipoti dell’ultimo imperatore etiope Hailè Selassiè, protagoniste indiscusse della sesta edizione del Grande Fratello Vip.

A scatenare la bufera, anche se inconsapevolmente, sono state proprio le tre principesse che, dimenticando forse di essere riprese ventiquattro ore al giorno, hanno commentato in maniera poco gradevole alcuni outfit. Nulla di grave verrebbe da dire, ma tra le mura della casa più spiata d'Italia basta una piccola scintilla per far divampare un enorme incendio. 

Le fan delle Selassiè, non soddisfatte dei look delle loro beniamine e probabilmente inconsapevoli che non tutti questi fossero frutto delle scelte di Valeria, non hanno, infatti, perso tempo a esprimere il loro malcontento, intasando di messaggi i suoi profili social. Abituata a lavorare dietro le quinte, la fashion stylist si è quindi improvvisamente ritrovata nel bel mezzo di una querelle extra reality: «Ho scelto la via del dialogo, rispondendo a chiunque mi avesse scritto e spiegando, tanto a loro quanto ai brand con cui collaboro, che non c’ero io dietro la scelta degli abiti da loro criticati. Sul web le polemiche nascono e muoiono ogni giorno, ma a chi fa il mio lavoro delle critiche, sebbene errate e scaturite da un’incomprensione, possono anche costare caro».

A risolvere l’inconveniente ci hanno, però, pensato le stesse Selassiè che, alla fine, non contente dei nuovi abiti, hanno preferito sfoggiare in prima serata alcuni di quelli precedentemente selezionati da Valeria. Scelte che si sono rivelate vincenti e che hanno completamente ribaltato la sua posizione sui social: «Quando il loro manager, Alessandro Piscopo, mi ha proposto di occuparmi dei loro look, abbiamo volutamente optato per un brand economico, perché ci piaceva l'idea di portare il cheap in casa reale, così come ha già fatto la stylist di Kate Middleton che ai grandi marchi ne ha preferiti altri low cost e alla portata di tutti». Se in un primo momento quest’idea non era stata apprezzata e capita, è bastata una puntata del Grande Fratello per cambiare le carte in tavola: «Lulù, la più eccentrica e stravagante tra le tre sorelle, ha infatti scelto di indossare un vestitino blu elettrico con fantasia animalier, reso unico e particolare dai guanti che sono un tutt’uno con il completo, facendo diventare nel giro di qualche ora un capo che costa solo 21 euro un vero e proprio trend». 

Dati di fatto che dimostrano come i social siano armi a doppio taglio e quanto sia grande il loro impatto nel settore moda: «Basti pensare a come quel vestito, ribattezzato “Kitten”, ovvero micetta,  in trenta secondi sia arrivato a milioni di telespettatori e a come, in meno di ventiquattrore, “Passaparola1988”, il brand a cui appartiene l’abito, abbia registrato centinaia di vendite e continui ancora oggi a ricevere numerose richieste. Passando da Lulù a Chiara Ferragni, che proprio negli scorsi giorni ne ha indossato un’altra versione, adesso quell’abito sta dentro tutti gli armadi d’Italia, ecco fin dove può arrivare il potere mediatico dei social». 

Dietro le grandi scelte stilistiche di un influencer c’è quindi quasi sempre un grande fashion stylist: «Spesso questa figura professionale non è sufficientemente riconosciuta eppure il nostro lavoro non è mai scontato, ma la scelta di ogni abito è il frutto di un'attenta selezione e di un approfondito studio, prima della persona e poi del personaggio. I look che scegliamo non si basano solo sui colori, le caratteristiche fisiche e i contesti in cui saranno indossati, ma soprattutto sulla personalità di chi li indosserà, con l’obiettivo di esaltarla al meglio. Affidarsi a uno stylist non è quindi uno sfizio, ma una scelta che può fare la differenza, contribuendo a rinnovare la nostra immagine e a non cadere in errori che ci sminuiscano, ma a valorizzare piuttosto i nostri punti di forza».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA