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In piazza Verga il Tribunale dell’architetto Fichera

L’opera fu inaugurata nel 1953. Al viale Africa procede intanto la costruzione della nuova Cittadella giudiziaria di Catania

Di Redazione |

Il Palazzo di Giustizia, la cui realizzazione ebbe inizio nel 1937 e fu inaugurato nel 1953 è opera dell’architetto Francesco Fichera e sorge in piazza Verga. La facciata dell’immobile si riallaccia a motivi architettonici del Settecento catanese, rielaborati in chiave novecentesca e l’interno contiene affreschi di Carmelo Comes. Dinanzi all’ingresso dell’androne si staglia l’imponente statua bronzea opera dello scultore catanese Mimì Maria Lazzaro rappresentante la Giustizia. Il tribunale e i suoi uffici, dal 1844 ospitati in una sezione del Palazzo Tezzano, vi vennero trasferiti dopo l’inaugurazione a partire dal 1953.

Piazza Giovanni Verga è la sede centrale; in via Guardia della Carvana 25/27 c’è la sede della Sezione Lavoro, in via Francesco Crispi, 268 la sesta sezione civile, quarta sezione penale, esecuzioni mobiliari, esecuzioni immobiliari, Ufficio 1Asg, Ufficio Schede, Ufficio Corpi di Reato, Ufficio Recupero Crediti e Ufficio del funzionario delegato. Intanto proseguono i lavori per la costruzione della nuova Cittadella giudiziaria e della grande area urbana sul mare aperta alla città. In cantiere la realizzazione dell’ampia piazza e del nuovo edificio che ospiterà gli uffici della giustizia civile e del lavoro. Il nuovo Palazzo di Giustizia è uno degli interventi di edilizia pubblica in Sicilia che vede l’impegno progettuale e finanziario della Regione. La nuova struttura accorperà in un unico luogo uffici sparsi in 21 differenti sedi in città.Fin dagli anni ’90 si attendeva a Catania la realizzazione di una “Cittadella giudiziaria” che potesse dare respiro allo storico Tribunale di piazza Verga, razionalizzando gli spazi e migliorando la dislocazione delle sezioni Civile e Penale.

Nel 1999 il Comune ha acquistato l’ex Palazzo delle Poste di viale Africa, con l’intento di convertirlo nella sede dei nuovi uffici giudiziari. Solo nel 2016, tuttavia, è arrivata la firma della convenzione tra Regione Siciliana, ente finanziatore e appaltatore dell’opera, ministero della Giustizia, Agenzia Demanio e Comune di Catania. L’assessorato alle Infrastrutture nel 2018 ha formalizzato il finanziamento da 40 milioni di euro e avviato le indagini geologiche e geognostiche per accertare la tenuta dell’edificio, deteriorato dal lungo abbandono.

Le analisi hanno confermato che la struttura era ormai irrecuperabile e così, nel gennaio 2020, le ruspe dell’impresa Icoser di Gangi, incaricate dal Genio civile etneo, hanno avviato la demolizione dell’ex Palazzo delle Poste.

La nuova “cittadella” accoglierà le sezioni di Tribunale civile e Corte d’appello per quanto riguarda Civile e Lavoro; accoglierà, inoltre, le sedi della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di finanza, dei Vigili urbani del Comune di Catania.

I progettisti hanno immaginato un ambiente integrato alla città, dotato di spazi pubblici che si coniugano agli spazi destinati alle attività lavorative. Questa relazione tra gli spazi viene sottolineata dalla presenza di una grande piazza aperta sul mare, che non è più solo uno sfondo scenico ma diventa forma e materia in continuo dialogo con lo spazio costruito.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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