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«Abbiamo guardato oltre nel momento più critico»

Il presidente regionale di Confcommercio Sicilia Gianluca Manenti traccia il bilancio di un anno di attività al vertice dell’organizzazioneIl presidente regionale di Confcommercio Sicilia traccia il bilancio di un anno di attività al vertice dell’organizzazione

Di Redazione |

«Crisi economica, crisi geopolitica, crisi energetica. E oggi si affaccia anche lo spettro della crisi alimentare. In tutto questo, se non c’è stata anche una crisi sociale, lo dobbiamo proprio ai corpi intermedi, quelli che hanno funzionato e sono realmente rappresentativi. E lo dobbiamo anche alle istituzioni del territorio, alle autonomie funzionali, come le Camere di commercio».

E’ quanto afferma il presidente regionale di Confcommercio Sicilia, Gianluca Manenti, un anno dopo il suo insediamento alla guida dell’associazione di categoria più rappresentativa sul territorio isolano.

«Non avrei mai pensato – chiarisce – di dovermi confrontare con una complessa situazione del genere. A partire dall’impennarsi delle quotazioni energetiche di fine 2021 che hanno reso subito chiaro che questo 2022 ci avrebbe dato filo da torcere. Poi, è arrivata la guerra in Ucraina. Tra le tante conseguenze drammatiche e quelle complicate per l’economia, si sono acuiti i problemi pregressi. Non dimenticando che venivamo fuori da due anni di pandemia. Eppure, non ci siamo dati per vinti. Anzi, nel momento delle pesanti difficoltà, è venuto fuori il cuore pulsante di una grande associazione di categoria che, attraverso il suo sistema ha saputo reagire, assistendo nella maniera migliore gli associati. Per questo, voglio ringraziare i presidenti provinciali, il personale delle varie sedi territoriali e locali ma anche i componenti della Giunta regionale che hanno dato prova della propria grande capacità di supporto a chi era in difficoltà. Non possiamo dire che il peggio sia passato. Ma abbiamo cercato di definire delle contromisure».

Manenti fa riferimento all’interlocuzione con il Governo regionale per sbloccare le somme dell’Irfis a vantaggio del comparto. O ai percorsi per la creazione delle comunità energetiche, vera e propria novità per il futuro. E, ancora, alla spinta decisiva sul fronte dell’approvazione della nuova legge del commercio, ormai in dirittura d’arrivo all’Ars. Per non parlare della rigenerazione urbana che, di concerto con Anci, Confcommercio ha voluto come stimolo caratterizzante in varie realtà urbane nell’isola.

«Nel 2023 – continua il presidente regionale – i dati economici in Sicilia dovrebbero mantenersi sostanzialmente in linea con la crescita dell’anno in corso, rendendo possibile, finalmente, recuperare i livelli di attività economica registrati nella media del 2019. Questo, però, non ci deve fare dormire sonni tranquilli ma, anzi, spingere sempre di più a comprendere quali possano essere ulteriori strategie a sostegno dei comparti rappresentati». 

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