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Sant'Agata

«Sforziamoci di diventare autentici devoti di Agata»

L'intervento di mons. Salvatore Gristina alla sua ultima festa da arcivescovo di Catania

Di Salvatore Gristina* |

Mai avrei immaginato l'ultima mia festa di Sant'Agata da vescovo di Catania così come la vivrò nei prossimi giorni. Inizio con questa confidenza per dire subito a tutti i devoti agatini che il loro grande dispiacere è anche il mio. Dico pure, sicuro di essere compreso, che per me è stato particolarmente difficile dover tenere conto delle esigenze che l'andamento della pandemia ci impone. Aggiungo anche che tale sofferto atteggiamento ha caratterizzato le Autorità civili e sanitarie nell'esercizio dei rispettivi compiti. Non è stato certamente facile prendere le decisioni ben note, ma è stato necessario agire con la dovuta prudenza trovandoci in zona arancione. Tutti dobbiamo comportarci con grande senso di responsabilità verso noi stessi e verso gli altri. Anche per tutti questi motivi, la festa di Sant'Agata è qualcosa di unico da gestire con particolare attenzione. Senza dubbio Sant'Agata 2022 sarà ricordata per le particolari modalità con cui la stiamo vivendo. È importante, tuttavia, non fermarci a queste sole considerazioni. Insieme vogliamo tener presenti anche altri aspetti che caratterizzano la nostra festa. I festeggiamenti in onore dell'amata Santa Patrona costituiscono sempre occasione di grande esultanza e di partecipazione da parte del popolo e dei devoti. Da sempre abbiamo cercato di scoprire sempre più il vero motivo di tutto ciò. Perché proviamo tanta gioia per Agata? Cosa ci spinge a festeggiarla? La risposta più profonda sta nel veder realizzate in lei le aspirazioni più belle che abbiamo pure noi. Come Agata anche noi vogliamo seguire il Signore con la nostra fede e con un comportamento che rifugga dal male e da tutte le sue lusinghe; come Agata "buona" anche noi vogliamo essere buoni. Per questo la seguiamo, per questo la imitiamo. Queste affermazioni sono fondate in quelle lettere dell'alfabeto tanto usate nei luoghi e nei segni della devozione agatina: M.S.S.H.D.E.P.L.. Sono le iniziali delle parole latine incise in una tavoletta di marmo posta, secondo la tradizione, da un angelo accanto alla testa di Agata dopo il suo martirio. Tali parole contengono il più bell'elogio di Agata: Mente Santa, Spontaneo onore a Dio, Liberazione della Patria. Le espressioni sono concatenate ed indicano il cammino che Agata fece nella sua breve esistenza e che noi, se vogliamo essere suoi veri devoti, dobbiamo fare pure e che comportano un triplice impegno: nella santità, nel servizio e nel bene comune. Quest'anno, l'assenza delle abituali manifestazioni esterne certamente ci chiede un maggiore impegno di riflessione. Infatti, non avremo la possibilità di ammirare con la vista naturale il volto di Sant'Agata che ci attira e commuove. La sentiremo, però, presente perché la vedremo con gli occhi della devozione, nel suo esemplare comportamento verso il Signore e nella sua vicinanza a Catania e a ciascuno di noi. Sarà una festa diversa per le manifestazioni "esterne" che la rendono "terza" nel mondo, ma sicuramente sarà e potrà essere la "prima" per il nostro impegno di imitazione. E noi vogliamo essere i primi nel seguire Agata e nell'accogliere ogni giorno il Vangelo di Gesù per il quale ella donò la sua vita. Non fermiamoci, perciò, alla delusione della "festa mancata", ma con maturità sforziamoci di diventare sempre più autentici devoti, cioè cristiani esemplari e cittadini impegnati nella vita della comunità per migliorarla. Agata ci vuole "liberatori della patria", rendendo il nostro territorio sempre più umano, più accogliente, dove tutti possiamo vivere fraternamente e avere grande cura della casa comune. Come già comunicato, appena possibile sarà organizzata una esposizione straordinaria del Busto reliquiario. E così, guidati dal nuovo Arcivescovo S. E. Monsignor Luigi Renna, che già mettiamo sotto la protezione di Sant'Agata, potremo vedere il volto di Agata. L'incontro sarà anche più commovente, perché tanto atteso e desiderato. Vedremo Sant'Agata sempre vigile sulla nostra Città, le sue famiglie, tutti i suoi abitanti e particolarmente su tutte le persone che più sperimentano il peso delle attuali difficoltà. Fin d'ora ci impegniamo affinché Sant'Agata possa vederci migliori e più impegnati nella vita personale e comunitaria, sia civile che ecclesiale. Auguro a tutti di vivere così queste giornate particolari. † Amministratore Apostolico

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