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Sant'Agata

Dalla prima diretta di Teletna alla social Tv

Dietro le quinte della regia con padre Longo, responsabile Ufficio Comunicazioni sociali e stampa della Diocesi di Catania

Di Carmelo Aurite |

Il culto di Sant’Agata si è propagato dal 251 d.C. e ne abbiamo testimonianza fino ad oggi,  grazie alla pittura, alla stampa, alla fotografia, alla televisione e ai social media.  La Chiesa è stata sempre attenta alla divulgazione del proprio verbo con quello che potremmo definire con termini moderni il primo “influencer” della storia del mondo: Gesù Cristo. La festa di Sant’Agata, da più di trent’anni, ha accresciuto la sua dimensione anche grazie alla amplificazione mediatica delle dirette televisive. In principio, nel 1991 la Curia di Catania, guidata da mons. Luigi Bommarito, si affidò a Teletna, con il coordinamento di Domenico Tempio e la conduzione di Salvo La Rosa,  per diffondere il segnale televisivo in occasione della ridimensionata processione di S. Agata a causa della Guerra del Golfo, lungo un piccolo circuito cittadino da piazza Duomo a piazza Stesicoro.  Negli ultimi decenni poi l’interesse a livello regionale, ma anche nazionale, è cresciuto talmente tanto che la Diocesi, pur di superare anche le non poche polemiche su presunte esclusive per le trasmissioni della festa, ha fatto ricorso alle principali aziende di broadcasting del territorio per diffondere in maniera equa e super partes il segnale a tutti i media accreditati. Da un paio di anni, l’Ufficio per le Comunicazioni sociali e per la stampa della diocesi di Catania è andato oltre, diventando direttamente autore dei flussi di immagini della Festa di S. Agata e delle celebrazioni ecclesiali più importanti che si svolgono all’interno della cattedrale di Catania.  A guidare questa vera è propria regia televisiva, è padre Giuseppe Longo. «Dal 2008 – spiega il sacerdote – dirigo Prospettive, giornale di comunicazione diocesana, fondato nel 1985 con la benedizione di mons. Domenico Picchinenna. Negli ultimi anni Prospettive, nato come settimanale cartaceo, ha avuto una svolta social. In questo senso, molti degli eventi che ruotano attorno alla diocesi vengono anche divulgati attraverso il sito, la pagina facebook e il canale youtube dello storico periodico, e condivisi anche sui canali social della Diocesi. Il propagarsi della pandemia, il moltiplicarsi delle celebrazioni in remoto, mi ha fatto comprendere che era necessario anche dotarsi di ulteriori attrezzature per la diffusione delle nostre funzioni. Abbiamo così acquistato telecamere in alta definizione e una regia, che gestiamo insieme con un mio collaboratore per diffondere gli eventi di interesse della nostra diocesi».  Sebbene i devoti di S. Agata attendono di rivivere i principali eventi della festa in presenza, padre Longo assicura che in molti hanno espresso riconoscenza per questo servizio.  «Attraverso i nostri contatti riceviamo centinaia di messaggi da tutto il mondo. Ci ringraziano per il servizio che forniamo e, nonostante qualche inaspettato problema tecnico, riusciamo sempre a superare l’ostacolo con tanta buona volontà e siamo lieti di contribuire a diffondere la devozione per Sant’Agata a livello globale».

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