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Panettoni Peluso, la dolcezza si fa leggendaria

Nel 1964 in un piccolo laboratorio artigianale di Modica le prime deliziose creazioni dell’azienda 

Di Redazione |

Quella della nascita di Peluso è una storia che ha il gusto di una leggenda di Natale. Comincia nel 1964, a Modica, dentro un piccolo laboratorio di pasticceria artigianale: un luogo angusto e quasi incantato, dove mani sapienti hanno dato vita alle prime creazioni dell’azienda. Delizie capaci di evocare la cucina delle nonne e l’amore per i sapori dell’amata Sicilia, che continuano a essere, oggi come allora, le componenti di una “ricetta magica”.  Nell’arco dei decenni, il lavoro di Peluso è stato supportato dall’esperienza di tre generazioni di maestri pasticceri che, mossi da una grande passione, hanno tramandato il loro sapere. Paste di mandorla, Cioccolato di Modica Igp, semilavorati da farcire: specialità artigianali che profumano di forno, di materie prime e di ricordi in famiglia.  A questo proposito, è impossibile non citare i buonissimi lievitati delle ricorrenze. E dato che ci avviciniamo al Natale, un capitolo speciale merita la nuova linea di panettoni intitolati a personaggi leggendari legati alla terra sicula. I panettoni Peluso sono ispirati a ricette della tradizione regionale e lavorati con metodi artigianali. A partire dall’impasto, lievitato naturalmente con pasta madre mediante 36 ore di fermentazione, che si unisce a ingredienti selezionati. Ingredienti ai quali, in occasione del restyling grafico operato di recente dal brand, se ne è aggiunto uno nuovo: il folklore.  Perché per il Natale 2021, Peluso ha creato una linea di panettoni che omaggiano alcune figure mitologiche, quasi tutte femminili, che hanno un forte legame con la Trinacria. Calipso, con Cioccolato di Modica IGP e pistacchio siciliano; Circe, con Cioccolato di Modica IGP e nocciole; Nausicaa, che innaffia le noci e i fichi siciliani con l’intensità del Moscato di Sicilia Doc; Penelope, con scorzetta d’arancia di Sicilia candita, cedro diamante e l’uvetta australiana “6 carati”; Galatea, una delle figure più famose della mitologia siciliana, ninfa del mare innamorata di Aci e amata a sua volta da Polifemo, che presta il suo nome a un panettone dove il cioccolato di Modica Igp si lega all’aspra dolcezza degli agrumi. Infine Ciclope, unica presenza “al maschile”, associato nell’immaginario comune al territorio dell’Etna, dove si narra vivesse il temibile gigante monocolo.  Un panettone che riproduce idealmente le sembianze del vulcano già alla vista: all’interno, scuro come la terra lavica grazie all’impasto con cioccolato di Modica Igp, impreziosito dalle gocce dello stesso cioccolato e dai frutti di bosco; all’esterno, la granella del cioccolato di Modica Igp, dolce metafora di cenere e lapilli, e una suggestiva colata di rosso, a rievocare le colate laviche.  Ciascuna di queste ghiotte referenze sono disponibili in diverse confezioni (scatola o latta), mentre 3 di esse (Calipso, Circe e Galatea) prevedono la presenza di una golosa crema da spalmare su ogni singola fetta. Una linea elegante, in grado di elevare il dolce natalizio per eccellenza grazie alla ricercatezza dei suoi gusti, alla sofisticatezza dei suoi pack e, soprattutto, alla cultura alta della sua “mitica” ispirazione.

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