Notizie Locali


SEZIONI
Catania 18°

speciale rappresentazioni classiche

Giuliano Peparini: «Ulisse racconta in un aeroporto i suoi viaggi straordinari»

Danza, musica, circo dialogano in questo spettacolo contemporaneo

Di Ombretta Grasso |

Ulisse si racconta in un aeroporto. Uno dei “non-luoghi” dell’antropologo Marc Augé che diventa invece in scena il centro di incontri magici, luogo della memoria, del sogno, della fantasia. Proprio in un aeroporto, tra cento viaggiatori bloccati in attesa per una notte, ha ambientato la sua creazione Giuliano Peparini, regista e coreografo pop, amatissimo dal pubblico giovane, noto per essere stato dal 2013 al 2019 il direttore artistico di “Amici” di Maria De Filippi. “Ulisse, l’ultima Odissea” è uno spettacolo originale che unisce prosa, musica, danza, circo, su libretto di Francesco Morosi, in scena dal 28 giugno al 2 luglio (poi andrà in tournée) con protagonista Giuseppe Sartori, di nuovo a Siracusa dopo i successi nei ruoli di Oreste e di Edipo.

«La danza contemporanea e il teatro dialogano al servizio del testo classico originale di Omero», anticipa Peparini. Attori, ballerini, acrobati, performer daranno vita a questo spettacolo contemporaneo sulle musiche della band canadese Reuben and the dark. «All’inizio avevo pensato alle “Metamorfosi” di Ovidio – racconta il regista – ma mio nipote mi ha fatto cambiare idea. “Che sono ste’ metamorfosi – mi ha detto – Ulisse mi piace, mi fa sognare, lo sto studiando a scuola”. E mi ha convinto, perché Ulisse è uno degli eroi più popolari, più amati, più accessibile ai giovani. Si avvicina a noi esseri umani».

Per questo nuovo viaggio di Ulisse ha scelto un aeroporto. «Un luogo che ci fa partire, ma ci può bloccare per ore, in spazi comuni, che possono sembrare freddi, ma anche estremamente aperti a qualsiasi paese ed etnia. Ci si ritrova seduti accanto a persone che non conosciamo ma con cui condividiamo le attese, un luogo dove ascoltiamo le storie di altri passeggeri». Così, bloccati, in aeroporto, «due personaggi raccontano di Ulisse e dei suoi straordinari viaggi, e subito la sua figura prende forma e contamina i 100 viaggiatori che a loro volta diventano la storia che stanno raccontando – spiega Peparini – E con l’immaginazione vanno a ritrovare gli incontri più significativi dell’Odissea. Riviviamo Circe, Polifemo, Calipso, Eolo così come un viaggiatore potrebbe immaginarli. E’ uno spettacolo onirico».

Peparini, 50 anni, romano, in tv ha creato coreografie che chiamava “quadri”, immagini forti, originali, poetiche. «Anche nello spettacolo i quadri porteranno la mia firma, lo stile, i colori. Sono molto grato alla tv perché mi ha dato la possibilità di avvicinare al teatro un pubblico che magari non lo frequentava. L’ho sperimentato con il Teatro dell’Opera di Roma con cui abbiamo fatto record d’incassi con “Lo Schiaccianoci”, “Romeo e Giulietta”, e “Le quattro stagioni” di Vivaldi che porterò prestissimo a Siracusa».Peparini, formatosi come ballerino, étoile al Ballet National de Marseille, poi assistente e maestro di danza di Roland Petit, è diventato creatore di spettacoli e di coreografie per diverse compagnie.

Dalla sua collaborazione con Franco Dragone del Cirque du soleil sono nati spettacoli come “Le Rêve” a Las Vegas e “The House of Dancing Water” a Macao. Poi, la lunga esperienza ad “Amici”. «Maria è una donna molto attaccata ai giovani, molto appassionata. E mi ha trasmesso questo sentimento. Al di là della tv c’è la scuola e l’ho presa molto seriamente. I ragazzi per me sono un veicolo importantissimo, i giovani hanno la responsabilità di portare avanti tutto quello che c’è stato e che c’è». Tra i prossimi impegni ci sarà ancora una volta il tour di Claudio Baglioni, e dopo gli eventi artistici delle sfilate di Dolce & Gabbana a Venezia e a Siracusa, «ci saranno ancora eventi importanti con la moda», e con il Cirque du soleil «un progetto importante per l’anno prossimo».

“Ulisse, l’ultima Odissea” sarà in tournée a Pompei, Ostia e agli Arcimboldi di Milano e poi all’estero. «Facciamo viaggiare ancora Ulisse. Una figura che è dentro di noi, uno degli eroi “umani”. Si differenzia da noi per la sua consapevolezza eroica, per il non avere paura di affrontare qualunque situazione. Ma è anche pieno di dubbi, di ricordi, di desideri… Ci somiglia tantissimo».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

Di più su questi argomenti: