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Catania celebra Sant'Agata: una festa che attraversa i secoli

Un evento che coinvolge tutta la città e una delle manifestazioni religiose più spettacolari al mondo, paragonabile alla Settimana Santa di Siviglia

31 Gennaio 2025, 16:00

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Il 3 febbraio a Catania si apre  la festa di Sant’Agata, una delle celebrazioni religiose più sentite del sud Italia, che unisce fede, cultura e tradizione. Il culto della patrona di Catania ha radici antiche, risalenti al 251 d.C., anno del martirio di Sant’Agata. Già dal V secolo, il suo culto si diffondeva, con chiese dedicate a Roma e mosaici a Ravenna, ma fu nel 1126, con il trasporto delle sue reliquie a Catania, che la festa acquisì una forma ufficiale. La tradizione del busto reliquiario, creato nel XIII secolo, è un elemento sacro per i catanesi. Nel 1400 si documenta il primo giro delle reliquie, mentre il cerimoniale si consolidò nel 1522 con l’introduzione dei “gigli”, i ceri trasportati dalle corporazioni locali, che oggi sono 15.

La festa, che coinvolge tutta la città, è una delle manifestazioni religiose più spettacolari al mondo, paragonabile alla Settimana Santa di Siviglia. Ogni anno, migliaia di devoti e turisti affollano le strade per partecipare agli eventi liturgici e processionali. Il 3 febbraio, giorno dell’Offerta della Cera, si svolge una processione dalla "fornace" alla cattedrale, con il busto di Sant’Agata accompagnato dalle autorità civili, religiose e militari. Le “candelore” (i grandi ceri simbolo delle corporazioni) sono uno degli elementi distintivi della festa, che affonda le sue origini nel 1500. Il 4 febbraio, durante il “giro esterno”, la processione attraversa i luoghi del martirio, con la "Messa dell'Aurora" e la salita dei Cappuccini, una tradizione di devozione che si è evoluta in una marcia lenta.


Il 5 febbraio la festa culmina con il solenne Pontificale in cattedrale e il “giro interno”, che percorre le vie principali della città. La giornata si conclude con i fuochi d’artificio e il rientro del fercolo in cattedrale, seguito dall’emozionante canto delle suore di clausura in via Crociferi. La festa di Sant'Agata non è solo un evento religioso, ma un’opportunità per rinnovare il legame storico e spirituale tra la città e la sua patrona, tramandato di generazione in generazione.