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Sant’Agata: ecco la nuova candelora con il nome di Luigi Maina

Porta il nome dello storico cerimoniere ma resta, ovviamente, dedicata alla Patrona

Di Carmelo Aurite |

ll prossimo venerdì 2 febbraio una nuova candelora entrerà a far parte a pieno titolo nelle celebrazioni agatine. Si tratta del cereo intitolato a Luigi Maina che ancora deve essere svelato, ma di cui vi anticipiamo in foto qualche particolare. La festa di Sant’Agata a Catania per oltre 50 anni è stata legata al nome del commendatore Luigi Maina. Nella memoria dei catanesi è ancora viva l’immagine di quest’uomo, estremamente esile e delicato, ma dal forte impatto umano e sociale, che descrive a Giovanni Paolo II, in visita a Catania nel 1994, il busto reliquiario di Sant’Agata con perigliosa minuziosità.

Il commendatore Luigi Maina, così era noto in città, è stata una figura e personalità su cui è stato cucito su misura il ruolo di cerimoniere del Comune di Catania, che ha incarnato perfettamente dal 1983, e fin dopo la pensione, con l’incarico onorario, rappresentando sempre il trait d’union tra tutte le autorità cittadine. Luigi Maina è mancato nel Luglio 2020 e la sua figura è passata alla storia della città di Catania in un silenzio assordante di piena emergenza pandemica, ma il suo impegno per Sant’Agata e la festa patronale è ancora indimenticato.

Oggi, nel 2024, la festa che la città si appresta a vivere appare segnata da una certa rivoluzione in termini di cerimoniale con un primo cittadino che non salirà sulla carrozza del senato il 3 Febbraio, con la storica “Corale Tovini” che quest’anno non prenderà posto sul palco di palazzo dei Chierici nella sera del 3, dopo oltre 70 anni, per intonare gli storici Inni a Sant’Agata e dare mentre sarà dato spazio ad una corale che entra per la prima volta sul palco della Festa. sembra che il tradizionale rituale della festa così come tramandata da oltre tre generazioni da Luigi Maina abbia poca importanza per politici e organizzatori che hanno messo mano all’edizione di quest’anno. Maina aveva sempre tenuto a conservare e dare valore alle tradizioni che erano diventate una vera e propria liturgia della festa.

Sul come avrebbe reagito nell’intimo del suo cuore a queste novità il Commedatore Maina non ci è dato sapere, ma con buona certezza in questa edizione della festa avrebbe gioito nell’apprendere che tra le candelore che illumineranno il cammino della Santa ci sarà l’innesto di una nuovo cereo che porterà il suo nome: “Cereo Luigi Maina”.

La quindicesima

Questa candelora sarà la quindicesima che farà parte della complessa organizzazione delle celebrazioni in onore alla martire catanese, dopo le ultime nate: Cereo Villaggio Sant’Agata e Cereo dei devoti. «Questo Cereo – spiega il presidente e Nino Marchi – nasce per grazia ricevuta da uno dei componenti del gruppo, per la nascita della nipotina dopo un parto particolarmente a rischio. Al tempo ci recammo prima dalla Madonna delle Grazie e poi da S. Agata. Abbiamo pregato tanto. Quando tutto andò bene, si pensò di realizzare un Cereo in onore alla nostra patrona, visto che alla bimba gli fu messo anche il nome di Agata. Subito dopo venne a mancare il Commendatore Maina tanto caro all’interno della festa e ai cittadini,e pensammo di dare il suo nome al Cereo per tenerlo sempre vivo nella memoria della festa che tanto amava. Ma attenzione, il Cereo e dedicato a S. Agata e di Maina ne porta il nome. Cosi nel 2021 iniziammo la costruzione di questa candelora grazie al sapiente lavoro degli scultori Emanuele Sciré e Sebastiano Calí. Alla realizzazione del cero hanno anche collaborato tanti volontari. Ad esempio la realizzazione dell’impianto elettrico è stata curata da Silvio Messina. Altri dettagli in legno sono stati curati da un nostro collaboratore che di professione da il falegname. La struttura in ferro è stata, invece, preparata dal nostro tesoriere che gestisce un’azienda di ferro e alluminio, mentre le scene del martirio sono state allestite da un altro amico residente ad Aci S. Antonio che le ha donate, mentre la doratura e i putti sono stati creati da Francesco Contarino».

Oltre a Marchi nel ruolo di presidente, che ringrazia particolarmente Carmelo Grasso e tutto il comitato della Festa per l’accoglienza manifestata per la nuova candelora, l’Associazione Cereo Luigi Maina è cosi composta: Giuseppe Ciancio, vice presidente, Giovanni Ravasco, responsabile Cereo e Agostino Zanti, tesoriere. «Questo cereo – continua Marchi – rappresenta un gruppo diventato famiglia L’arcivescovo ci invita a capire che le candelore sono di S. Agata e di nessun altro, e che attorno alla loro luce ci deve essere una comunità di persone. Abbiamo tutta l’intenzione di farlo per far si che la candelora risplenda al 100% di quella luce che servirà per illuminare le nostre vite».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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