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Lo spettacolo

A Catania i nuovi linguaggi della danza con tre centri di produzione nazionale

A Scenario Pubblico, giovedì, tre coreografie firmate da Aterballetto, DanceHauspiù, Compagnia Zappalà Danza

Di Redazione |

Una serata che riunisce tre Centri di Produzione della Danza italiani: Fondazione Nazionale della Danza/Aterballetto di Reggio Emilia, DanceHaus Company/DanceHauspiù di Milano e Scenario Pubblico/Compagnia Zappalà Danza di Catania. Frutto di una bella, consolidata sinergia che si rinnova da tre anni, l'appuntamento è per giovedì 25 novembre alle 20:45 proprio negli spazi di Scenario Pubblico a Catania. Un’occasione per conoscere i linguaggi di queste tre affermate realtà del panorama nazionale.

Primo titolo in programma è Feeling Good, una coreografia di Diego Tortelli affidata ai danzatori Cristian Cucco e Annemieke, su musica di AAVV, luci di Carlo Cerri, video graphic design di Michele Innocenti. Una produzione Fondazione Nazionale della Danza/Aterballetto, in coproduzione con Festival Oriente Occidente, all’interno di EBA Europe Beyond Access, cofinanziato dal programma Europa Creativa dell’Unione Europea. Feeling Good è il duetto concepito da Diego Tortelli per un danzatore abile e un danzatore disabile, un lavoro sulla capacità di “essere” e “sentire”, sull’accettazione di se stessi, della propria forza e fragilità, per guardare alla diversità degli esseri umani in modo asimmetrico, opponendosi all’idea di bellezza ‘canonica’ e ai modelli universali di ‘bellezza’.

Seguirà Gōlem–Amore Sintetico, direzione e coreografia di Erika Silgoner, musica originale di Samuel Puggioni, danzatori Gloria Ferrari, Giovanni Leone; coproduzione DANCEHAUSpiù – Festival. Gōlem, dall’ebraico embrione, massa grezza, indica la materia a cui ancora non è stata infusa un’anima. Gōlem–Amore Sintetico vuole essere un paradosso: l’amore tra un uomo ed un essere irreale. In una solitudine claustrofobica rimane comunque il desiderio di amore, non più autentico, non più possibile, ma sintetico.Un amore che violentemente intende rappresentare la distanza che l’uomo stesso vuole prendere dalle emozioni reali, come a volersi preservare dal dolore e da un nuovo, inevitabile, fallimento.

Chiuderà lo spettacolo la prima assoluta di  Forte, una coreografia di Alessio Distefano, coreografo catanese sostenuto da Scenario Pubblico nel prossimo triennio. L'artista cura anche luci e costumi. In scena la CZD2, la giovane compagnia zappalà danza, che annovera Corinne Cilia, Anna Forzutti, Gaia Occhipinti, Silvia Rossi Valli Rossi, Joel Walsham, Aya Degani. Una produzione Scenario Pubblico – Centro Nazionale di Produzione della Danza – Progetto, realizzato con il sostegno di MIC Ministero della Cultura e di SIAE, nell’ambito del programma “Per Chi Crea”.

Forte è un racconto di mirroring in cui si rispecchia una società che non lascia spazio all’individualità. È un viaggio che indaga la Forza interiore dentro ognuno di noi, quell’energia necessaria che ci permette di reagire e superare le avversità della vita.I danzatori sono costretti a percorrere sempre lo stesso cammino, privandosi di gioire e amare in un loop apparentemente infinito.Questa catena fredda ed inespressiva è destinata a spezzarsi, frantumando un’abitudine, così come, sulle note del Quinto concerto per pianoforte e orchestra di Beethoven, la direzione dei loro corpi sarà deviata verso un nuovo risveglio, spingendoli alla scoperta della propria individualità.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA