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Abate, il “cantattore” catanese che piace a Fiorello e che spopola su Youtube

Di Enza Barbagallo |

«Mentre ti allontani senza piangere, resto fermo e immobile a combattere… non so dove andrò. Non so! Ora che i tuoi passi si dileguano, resto con un vuoto nello stomaco..Non so dove andrò. Non so».

Queste sono alcune parole contenute nell’ultimo singolo di Fabio Abate  in arte “Abate” cantautore catanese che sta spopolando su Youtube. Ancora una volta lascia tutti senza parole il nostro “cantattore” così lo ha ribattezzato Fiorello (che lo ha voluto nelle sua Edicolafiore ) per la capacità di interpretazione quasi teatrale delle sue canzoni e per le piccole e grandi cose della vita che racconta nelle sue canzoni e  in cui la gente si ritrova.

Il progetto “Come le stelle” che anticipa l’uscita il prossimo settembre del suo album giunge dopo 6 anni di studi, prove, approfondimenti che lo hanno portato ad una evoluzione attraverso il passaggio da sonorità acustiche a sonorità più moderne, al genere pop elettronico.

Un percorso personale che giunge dopo le  sue  collaborazioni con Carmen Consoli, con Gerardina Trovato, Carlotta Proietti, I Lautari, Rita Botto. “Abate” ha ricevuto il Premio nazionale itinerante ad honorem “Smitizzare in allegria – Non solo artisti in serata d’onore” a Fiumefreddo di Sicilia presentata da Francesco Mazzullo, art director del Teatro dell’accademia di Catania e dalla giornalista Maria Vitale. Un riconoscimento come miglior cantante  e per il suo progetto “Come le stelle” dove ribadisce piu volte “l’importanza di amare” nel rispetto della libertà.

Qualche anticipazione sulle canzoni che “racconterà” nel prossimo album. Ci sarà “Non voltarmi le spalle” , brano inserito all’interno del film “Lo scoglio del leone” scritto e diretto da Rosario Scandura che uscirà il prossimo ottobre e la colonna musicale è stata curata dallo stesso Abate; “Isa i manu”feat Rita Botto un brano siciliano con contaminazioni di elettronica; “L’abitudine ” una ballata ; “Take’s time ” ispirato a la Casa di Toti, “Manichino”, “Ah che bella giornata”, il racconto di una giornata “sfigata “; poi ancora “Scopa” da una vecchia cover di Nino Ferrè censurata negli anni 70 e ora riproposta in una personale versione; “Pazzo di te” e poi ce ne sarà un’altra che ancora deve scegliere e che forse interpreterà assieme a Fiorello.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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