TORINO
Amleto di Binasco, favola dell’umanità
TORINO, 30 APR – “Il mio Amleto è il frutto di un lavoro collettivo con gli attori, che parte dall’emotività profonda, da una necessità di poesia, è una favola dell’umanità, un archetipo, un modo forse anche per tenermi lontano dalla contemporaneità, dal mondo di oggi, che mi sembra orribile”. A parlare è Valerio Binasco, regista dell’Amleto prodotto dal Teatro Stabile di Torino, in scena questa sera in prima nazionale alle Fonderie Limone di Moncalieri (Torino). Uno spettacolo di poesia shakespeariana, di ‘urgenza emotiva’, realizzato con la neonata compagnia stabile di attori legati allo Stabile ‘Lemon Ensemble’ dal nome delle Fonderie, luogo di ‘macchina’ dello Stabile. La scene sono ridotte all’osso e gli attori vestono abiti contemporanei. Un modo in più per andare all’essenza del dramma ‘familiare’ come lo definisce Binasco, del principe di Danimarca, chiamato a districarsi tra i suoi fantasmi di odio e amore, fino a morirne. Il pubblico, immerso nel buio, non fiata e gode del testo antico più famoso al mondo.