20 dicembre 2025 - Aggiornato alle 17:52
×

Anna Karenina, lo Stabile cerca attrice per il ruolo di Kitty: ecco come deve essere

Il capolavoro di Lev Tolstoj, il prossimo autunno inaugurerà la stagione 2023/2024 del Teatro etneo

Giovanna Caggegi

08 Aprile 2023, 15:41

Keira Knightley nel ruolo di Anna Karenina

Segni particolari: bella. Così deve essere chi vuole candidarsi per il ruolo di Kitty nello spettacolo Anna Karenina, ispirato al capolavoro di Lev Tolstoj, che il prossimo autunno inaugurerà la stagione 2023/2024 del Teatro Stabile. Con un cast in gran parte definito, il direttore artistico Luca De Fusco - regista dello spettacolo coprodotto con lo Stabile di Palermo - cerca ora un’attrice di età compresa tra i 20 e i 30 anni per il personaggio della “deliziosa e dolce” Kitty.

Invio curriculum

Le aspiranti potranno inviare foto e curriculum in formato Pdf alla mail ketti.acquaviva@teatrostabilecatania.it entro e non oltre le 23.30 del 16 aprile. «Vogliamo un’attrice molto bella, come non si fa che dire nel romanzo - spiega De Fusco - di una bellezza angelica, non fosca e tenebrosa come quella che si addice alla protagonista Anna Karenina. Saltano i parametri anagrafici del romanzo, abbiamo alzato l’età di tutti gli interpreti. Siamo a teatro e non su un set cinematografico e poi a un’Anna Karenina trentenne corrisponde una cinquantenne di oggi. Kitty perciò potrà avere dai 20 ai 30 anni». Come annunciato al momento del suo insediamento, De Fusco punta sui capolavori della letteratura e in questo caso su un’opera di grande popolarità che mette in scena la giostra dell’amore e le sue complesse declinazioni. Intorno alla celebre protagonista, Anna, travolta da un amore passionale e distruttivo per il superficiale Vronskij, ruotano altre situazioni sentimentali.

«Del romanzo verrà fuori il gioco delle tre coppie: quella stanca e adultera di Stiva e Dolly, quella centrale da Sturm Und Drang di Anna e Vronskij e poi quella dei buoni sentimenti, solida e familiare di Levin e Kitty. Ci muoveremo soprattutto nei litigi, nelle discussioni, nelle riappacificazioni di queste coppie. Elementi speculari nell’architettura del romanzo».

Il ruolo di Galatea Ranzi

A ricoprire il ruolo del titolo sarà Galatea Ranzi. «Sono felicissimo di dirigere per la prima volta un’attrice che ammiro da una vita per la dizione cristallina e l’innata eleganza. E spero in future collaborazioni. Nel ruolo di Dolly avremo l’attrice catanese Debora Bernardi». Innamorata anche lei dell’affascinante Vronskij ma ricredutasi in tempo, Kitty scoprirà la dolcezza dell’amore profondo per Levin con cui formerà l’unione più solida della storia. «Una scena centrale dello spettacolo sarà quella del ballo - chiosa il regista - con Kitty accade come nel Gattopardo quando arriva Angelica. La bellezza di queste due donne, anche se di diverso segno, ferma il tempo, ammutolisce e attrae gli sguardi di tutti». Ancora una volta De Fusco chiama a raccolta il suo collaudato team. «All’adattamento del romanzo lavoro in tandem con Gianni Garrera, mentre per i movimenti coreografici ci saranno sempre Noa e Rina Wertheim-Vertigo Dance Company. L’aspirante Kitty dovrà avere inclinazione alla danza perché faremo un lavoro simile a quello come abbiamo fatto per Come tu mi vuoi con Lucia Lavia».

Le tappe dello spettacolo

La produzione debutterà al Verga e al Biondo di Palermo prima della tournée nazionale. «La grandezza e la popolarità di questo romanzo ha reso appetibile lo spettacolo: faremo tappe importantissime, tra cui il Carignano di Torino e il Quirino di Roma, e è probabile che si riprenda l’anno successivo». Quanto alla programmazione in corso al Tsc, il bilancio del direttore artistico è positivo. «I numeri ci danno ragione. Cresciuti rispetto allo scorso anno. Da gennaio anche coloro che pensavano che il virus avrebbe creato problemi, sono tornati a teatro. Benissimo sono andati il Pirandello con Lucia Lavia, Il malato immaginario, e uguale trend si registra per il debutto di martedì prossimo di Gabriele Lavia nel Sogno di un uomo ridicolo». Più stentata la partecipazione del pubblico nella sala Futura. «Il pubblico non conosceva questo spazio. Bisogna dargli il tempo di abituarsi. L’anno prossimo faremo in modo di incrociare le programmazioni delle due sale».