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Awed, Riccardo Dose e Dadda in teatro con "Esperienza D.M. - Il format"

Simone Russo

16 Febbraio 2024, 01:41

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Le star del web Awed, Riccardo Dose e Dadda, dopo i sold out registrati nella stagione primaverile ed estiva, tornano a teatro portando dal vivo uno dei format più seguiti sul web. “Esperienze D.M. – Il Format” dove si ascoltano e si commentano in presa diretta vocali di storie di vita vissuta “abbastanza particolari”. La parola chiave è l’improvvisazione. Uno spettacolo che sta registrando “sold out” ovunque, anche nella nostra Terra. Due appuntamenti (20 febbraio al Teatro Golden di Palermo e 21 febbraio al Teatro Metropolitan di Catania) già “tutto venduto”. Tre volti amati e apprezzati dal web che adesso approdano nei migliori teatrali d’Italia. Tre personalità diverse. Tre rapporti diversi con la nostra Sicilia. «Da bambino – spiega Awed - a Gioiosa Marea ci trascorrevo tutte le mie vacanze». «Sono stato in Sicilia – dice Dose - per tutti i motivi possibili. Lavoro, calcio ed anche per vacanza». «Non sono mai stato in Sicilia – dice Dadda - ma ho ancora Mascara in mente e non vedo l’ora di scoprire questa regione».

In “Esperienze D.M. – il tour” cosa succede sul palco?

Succede di tutto – spiega Awed - la parola chiave è improvvisazione. Saliamo sul palco e andiamo ad ascoltare le storie peggiori che ci sono arrivate, servendoci del teatro che abbiamo a disposizione. Andiamo a mettere in scena quelle storie, secondo il nostro punto di vista.

Tutto improvvisato. Non è una cosa molto difficile?

In realtà si – spiega Dose - ma non ci siamo allenanti tantissimo. È una delle caratteristiche che ci contraddistingue. Abbiamo un grosso feeling tra di noi, questo sicuramente ci aiuta molto. Ogni volta improvvisiamo e lo spettacolo cambia sempre. Sicuramente facendo video su YouTube – aggiunge Awed - dove non abbiamo copioni scritti, la cosa che ci viene meglio è quella di accendere la telecamera e iniziare a parlare. Con il copione siamo terribili. Se ci dai un copione è come se ci tappassi le ali. Non siamo più noi.

Dal web al teatro. Siete riusciti a riempire in tutta Italia con un pubblico di giovani. Finalmente gli adolescenti riempiono i teatri. Questo è un merito che hanno in pochissimi.

È una bellissima esperienza – dice Dose - non veniamo dal mondo del teatro quindi è una grande soddisfazione. È una qualcosa di strepitoso perché hai il riscontro immediato delle persone. Risate che su YouTube non puoi sentire perché loro sono a casa, qui, invece, ce li hai davanti ed è tutta un’altra storia. Dare un volto al numero che si nasconde dietro alla visualizzazione è un conto – dice Awed – ma è molto più gratificante avere mille persone che ridono davanti a te che 1milione di persone sul web che non vedi. È sempre meglio il rapporto umano. Dopo la pandemia e la chiusura dei teatri, ritornare in presenza e riempire i teatri con un pubblico giovane, è una piccola ma grande soddisfazione. Soprattutto per coloro che da fuori vedono lo YouTuber come colui che non strappa il biglietto. È un messaggio importante, perché anche tre semplici ragazzi come noi, che hanno la passione per il web, sono riusciti a fare uscire i ragazzi da casa e farli venire a teatro.

Avete milioni di follower, quando andate a caricare un contenuto sul web vi sentite un po' di responsabilità sui contenuti?

Sappiamo che tutto quello che diciamo deve essere filtrato – dice Dose - negli anni lo abbiamo capito sempre di più, anche grazie al progresso della società. Con gli anni ci siamo adeguati. Per quanto possiamo metterci dei paletti ed avere le nostre responsabilità – aggiunge Awed - la figura del genitore, comunque, deve essere sempre presente. Non deve passare il messaggio che lo youtuber deve avere in considerazione che sta parlando ad un pubblico di ragazzi. Il genitore deve sempre controllare quello che il ragazzo sta vedendo.

Sul web, i vari contenuti possono variare da pochi minuti ad un’ora. Quanto lavoro c’è dietro?

Il prodotto finito sul web – spiega Awed - solitamente dura un’ora con due ore di girato. Lo spettacolo in teatro dura due ore. Dal vivo c’è tutto quello che su internet, in realtà, viene tagliato. Un contenuto extra live.

Vi siete mai chiesti perché voi ce l’avete fatta ed altri no? Ogni giorno, in tutto il mondo, sono migliaia i ragazzi che cercano di avere successo tramite il web. Voi si e gli altri no. Perché?

Il problema è proprio questo – dice Awed - chi si interroga ogni giorno sul dubbio di potercela fare o meno, non ce la farà mai. Se smetti di chiedertelo e continui ad agire qualcosa ne esce fuori. Sinceramente non ce lo siamo mai chiesti e continueremo a non farlo. Il giorno in cui inizieremo a chiedercelo vuol dire che saremo diventati scettici sul nostro futuro. Sono più razionale rispetto ad Awed – dice Dose - secondo me, come in ogni cosa, c’è una grande componente di fortuna. Anche l’aver iniziato in un’epoca storica in cui era fertile ed il mercato non era così saturo, sicuramente ci ha aiutati parecchio. Siamo stati dei pionieri.

Da più di dieci anni siete presenti sul web, un mondo che gira velocemente. Oggi c’è ancora spazio per le “new entry”?

C’è spazio per tutti – dice Awed - peccherò di umiltà però, perchè se riesci a riempire un teatro il merito è del rapporto e dell’affezione che hai creato con chi ti segue. Questo, personalmente, l’ho fatto in 11 anni. Oggi ogni giorno nasce una figura influencer grazie a TikTok, ma non ti affezioni alla persona. La differenza è che oggi è l’algoritmo che ti propone dei video, 11 anni fa erano le persone che andavano a cercare i nostri contenuti. Questo ha permesso di creare una identità e fidelizzazione con le persone.