Beatrice Venezi acclamata dal pubblico, ma contestata da alcuni musicisti: è polemica alla Foss sulla direttrice d'orchestra
La direzione di un doppio concerto a Palermo ha aperto lo scontro sulla consulente musicale del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano e direttrice artistica di TaoArte
"Non posso accettare censure e credo che neanche Puccini le avrebbe accettate". Così Beatrice Venezi, dal palco del Summer Festival, ha annunciato stasera che avrebbe chiuso con l'esecuzione dell'Inno a Roma il concerto che apre le Celebrazioni del Centenario pucciniano (2024). Il brano è del maestro ma se ne appropriò il fascismo e fu caro al Msi. Non c'era nella scaletta, è stato un fuori programma. "Spero che l'esecuzione di questo brano sia un invito per il Paese a riconciliarsi con la propria memoria storica - ha detto Venezi - e che l'arte e la cultura tornino al centro al di là delle posizioni politiche". ANSA/TERESA SCARCELLA
Botta e risposta in merito alle polemiche su Beatrice Venezi, contestata sabato scorso da almeno tre musicisti della Fondazione orchestra sinfonica siciliana (Foss) per la direzione di un doppio concerto a Palermo.
Venezi - consulente musicale del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano e direttrice artistica di TaoArte - ha ricevuto giudizi poco lusinghieri sulla sua esibizione al Politeama Garibaldi. «Ha solo complicato il nostro lavoro, sarebbe stato più facile suonare senza di lei» aveva dichiarato all’edizione locale di Repubblica il flautista della Foss Claudio Sardisco, aggiungendo che che gli orchestrali hanno deciso di concentrarsi sulla partitura, piuttosto che seguire i movimenti di Venezi, «per riuscire a coordinarci, perché i suoi gesti non erano coerenti con l’esecuzione musicale».
Il comunicato della Fondazione
Ma non tutti la pensano allo stesso modo. Un comunicato della Foss sottolinea che «le prime parti dell’Orchestra prendono le distanze dalle affermazioni rese a titolo personale dai colleghi, perché non corrispondenti alla realtà dei fatti».
E anche il sovrintendente della Foss, Andrea Peria, si dissocia dalle dichiarazioni «rese da soli tre professori dell’Orchestra sinfonica siciliana su un organico di oltre settanta elementi» e rinnova «la massima stima e solidarietà al direttore Beatrice Venezi. Resto sorpreso, al tempo stesso, dal singolare contrasto tra le opinioni dei tre professori d’orchestra e quelle dei loro colleghi e degli oltre duemila spettatori che hanno acclamato Venezi nei suoi concerti dello scorso week end al Politeama Garibaldi».
«L'orchestra ha provato per quattro giorni con il direttore - ha detto ancora il sovrintendente della Foss, Andrea Peria - e se qualcosa non fosse andato bene sarebbe stato più opportuno farlo presente alla direzione artistica o al sovrintendente stesso. Per il resto - conclude Peria - siamo al lavoro per i concerti di questa settimana in ricordo del Giorno della Memoria e per il nuovo appuntamento con il direttore Venezi di inizio febbraio secondo la stagione concertistica della Foss».
A sostegno di Venezi intervengono anche i sindacati Uil e Libersind, prendendo le distanze dagli orchestrali che hanno contestato la musicista e sostenendo che spetta alle prime parti, dopo aver parlato con tutta l’orchestra, protestare il direttore.
Il compositore
Venezi tornerà sul podio il 2 e 3 febbraio, ma intanto anche il compositore Franco Piersanti interviene sulla polemica: «Nel panorama musicale la considerano quasi tutti incompetente. Credo che molti non si espongano temendo ripercussioni sul proprio lavoro».