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Cartoons riflette con Ari Folman e ride con Pera Toons

Nella prima giornata anche l'Unicef con i bambini invisibili

Di Redazione |

(dell’inviata Cinzia Conti) (ANSA) – PESCARA, 01 GIU – Le freddure tutte da ridere di Pera Toons, amatissimo dai bambini, ma anche le ferite della guerra nella narrazione di un maestro come il regista, sceneggiatore e compositore israeliano Ari Folman. E poi i mondi immaginati e immaginari tra utopia, realtà e sospensione di Monica Manganelli protagonista di una retrospettiva, dopo aver firmato diverse produzioni nei più importanti teatri europei, collaborato con le sorelle Wachowski per Cloud Atlas, diretto film come Butterflies in Berlin e La Ballata dei SenzaTetto. Sono tanti i volti odierni di Cartoons On The Bay – International Festival of Animation, Transmedia and Meta-Arts 2023, promosso da Rai e organizzato da Rai Com a Pescara. “I miei film – dice Folman, che ha smosso le coscienze con Valzer con Bashir e qui presenta il suo nuovo film d’animazione dedicato ad Anna Frank – non sono mai pianificati, sono arrivati. Avendo avuto a che fare con la guerra come soldato, posso dire che non ha niente a che fare con la realtà, sembra quasi un sogno, anzi un incubo. E per descrivere e tentare di raccontare tutto questo – aggiunge – non penso che ci sia un altro modo se non l’animazione, perché concede di parlare della subcoscienza in modo non artificiale, serve per creare compassione per quello che è successo e per cercare l’attenzione del mondo”. Dei bambini invisibili parla invece l’Unicef. “Ci sono 400 milioni di bambini che vivono in zone di conflitto – dice dice Andrea Iacomini, portavoce Italia – e oltre un miliardo in fuga dai rischi climatici con ben 33 Paesi coinvolti”. Decisamente più leggero e allegro il clima dell’evento dedicato a Pera Toons, nome d’arte di Alessandro Perugini, assediato da bambini e genitori in fila per una firma con fumetto. Aretino, classe 1982, “autore più venduto d’Italia”, racconta orgoglioso: “Il mio target sono i bambini che cominciano a leggere. Tante mamme e babbi, scusate io li chiamo così perché sono toscano, mi fermano e mi ringraziano dicendomi: ‘I miei bambini hanno iniziato a leggere con te, il problema è che poi me le raccontano tutto il giorno le tue freddure, ne inventano di nuove e non se ne può più…'”.

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