ROMA
Cattive acque, legal thriller sull’ambiente
ROMA, 23 DIC – ‘Cattive acque’ di Todd Haynes è un film green per l’ambiente, ma anche un legal thriller ispirato a una storia vera, quella di Robert Bilott (Mark Ruffalo) avvocato ambientalista protagonista di una estenuante battaglia legale durata diciannove anni contro il colosso chimico DuPont. Una battaglia non da poco se si considera che si trattava di rappresentare 70mila cittadini dell’Ohio e della Virginia, la cui acqua potabile era stata contaminata dallo sversamento incontrollato di PFOA (acido perfluorooctanico). Tutto inizia il 6 gennaio 2016, quando il New York Times parla di Bilott, socio dello studio legale Taft Stettinius & Hollister LLP, che ha scoperto come una sostanza chimica stava contaminando da anni una comunità rurale. Il film, in sala dal 20 febbraio con la Eagle, ha la cadenza di un horror: i Tennant, proprietari agricoli da generazioni, iniziano a perdere il bestiame. Convinto che la causa sia una fuoriuscita tossica dalla vicina discarica di Dry Run, dove l’impianto Washington Works di proprietà della DuPont scarica i suoi rifiuti, Wilbur Tennant prova per anni a ottenere inutilmente delle risposte. Disperato, alla fine si rivolge a Bilot, non-eroe per eccellenza, le cui idee sulle normali pratiche aziendali vengono ribaltate dalle sue scoperte sulla DuPont. Nel cast, oltre Ruffalo, Anne Hathaway, Tim Robbins e Bill Pullman. (ANSA).