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Dalla città del Gattopardo un inno all'eternità per “Tancredi”

Santa Margherita di Belice Teatro a cielo aperto nell'omaggio accorato all'attore Alain Delon per il Festival Lirico dei Teatri di Pietra

Redazione La Sicilia

19 Agosto 2024, 16:57

SANTA MARGHERITA BELICE. NESSUN DORMA. D. CASABENE FOTO

Nel giorno in cui il mondo piange la scomparsa di Alain Delon, il Festival Lirico dei Teatri di Pietra ha ricordato il divo francese proprio nella città simbolo del romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa,  Il Gattopardo, di cui l'attore fu interprete dell'indimenticabile Tancredi Falconeri, nipote prediletto di don Fabrizio Corbera, principe di Salina, nel capolavoro di Luchino Visconti.

Ieri, 18 Agosto, presso il Palazzo Filangeri-Cutò, in Santa Margherita di Belice, una vera e propria unione tra arte, musica, letteratura e identità siciliana grazie alle superbe voci del Coro Lirico Siciliano, ente promotore della trionfale kermesse artistico musicale.

Congiuntura astrale che ha unito la tappa concertistica presso la cittadina che si erge tra i fiumi Belìce, Senore e Carboj, e la dipartita del volto iconico della pellicola del 1963 di Visconti,  Alain Delon, a testimonianza del messaggio universale e della forza “eternatrice” della musica classica, viatico di energie e di miti, di sentimenti e forze ancestrali.

Il concerto affidato a tre voci tenorili dell'ente lirico siciliano, Federico Parisi, Davide Benigno e Alberto Munafò, accompagnati al pianoforte da Francesco Allegra, è stato un vero e proprio viaggio musicale: dalle più celebri arie d'opera alle romanze dell'ottocento musicale italiano per una serata all'insegna del "belcanto" e del ricordo spirituale.