Le premesse c’erano tutte, affinché avvenisse qualcosa di buono, quel club dava l’opportunità di proporsi, mostrare la tua scrittura, le sensazioni in cui credevi. Il tempo con quei ragazzi fu clemente e saggio, permettendo di esporsi, decifrando il loro tempo.
Non stiamo raccontando il capitolo di un libro legato a della narrativa contemporanea, bensì la storia di un locale che fu della capitale, che si chiamava “Il locale”, un luogo dove partirono le schermaglie di Niccolò Fabi, Max Gazzè, Alex Britti, Simone Cristicchi.
Insieme a loro incrociava strumento e voce, Daniele Silvestri, probabilmente rispetto ai quattro, il più anarchico e libero sotto l’aspetto artistico ed umano.
Album e concezione della canzone indipendenti rispetto ai canoni classici,”La terra sotto i piedi”, sua ultima emissione, non sfugge alla regola, conseguentemente i live che derivano dai capitoli discografici, fanno storia a sé.
L’estate 2020 vedrà un’unica esibizione in terra di Sicilia, prevista per il 29 agosto al Teatro Antico di Taormina.