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Diss Gacha, rapper “perbene”, in arrivo in Sicilia: «Piacere ad un pubblico trasversale è un valore aggiunto»

L'artista torinese il 22 e 23 luglio sarà protagonista a Sciacca al “Green Valley Pop Fest”

Redazione La Sicilia

19 Luglio 2023, 21:43

Diss Gacha

Per i “boomer” può essere un nome poco conosciuto ma per la “generazione Z” è un vero e proprio fenomeno. Diss Gacha, all’anagrafe Gabriele Pastero, è un rapper di Torino. Milioni di visualizzazioni su tutte le piattaforme. Adesso è in classifica con il suo “Ep” dal titolo “Cultura”. Un rapper “perbene” con un modo intelligente di approcciarsi al mondo della musica. Piace a tutti dall’adolescente al padre.

«Piacere ad un pubblico trasversale – spiega Diss Gacha - è un valore aggiunto, la fortuna è quella di essere un ragazzo pulito ed educato. I miei genitori mi hanno educato bene e sono persone super per bene. Anche una persona più grande si può approcciare alla mia musica perché non ci sono cose “sporche”. Sono me stesso e inconsapevolmente riesco ad abbracciare un pubblico più ampio. Sono felice che la “pulizia” ripaghi sempre e sia ben vista».

Con il brano “No Smoke” ti sei fatto conoscere al grande pubblico. Prima su Instagram e poi su Youtube. Quanto sono importati i social per la musica attuale?

«Tantissimo. Più andiamo avanti con il tempo, più le cose cambieranno. In questo momento storico i social sono importantissimi, ci sono molti artisti che sapendosi rapportare bene con i social ottengono dei risultati maggiori, rispetto a chi non vuole imparare a gestire i propri social. Sono dell’idea che un’artista ha il compito di arrivare a più persone possibili, quindi deve utilizzare anche i social. Si deve fare ascoltare da più persone possibili, per questo si devono usare tutte le piattaforme che abbiamo a disposizione. Servono per diffondere la musica e per dare l’immaginario giusto».

Quando capisci che è il “momento giusto” per scrivere un brano?

«Un pezzo nasce tutti i giorni. Quotidianamente andiamo in studio, mi piace fare musica. Ora è diventato un lavoro, ma ho sempre avuto l’esigenza di fare musica. Non so neanche io come nasce una canzone, sicuramente parto sempre dalla parte strumentale che fa il mio produttore. Lui ne fa tantissima e sulla base di come sto in quel momento e di cosa voglio dire in quel momento mi vengono fuori delle idee da scrivere».

In questo tuo percorso è nata una sinergia con Dolce e Gabbana, come mai?

«Tutto è nato da una attrazione. Ci sono molte energie tra di noi. Il mio compito non era quello di arrivare a Dolce e Gabbana. Loro mi sono sempre piaciuti perché sono una realtà molto italiana. Molto ferma sul concetto di Italia. Un giorno mi hanno contattato perché avevano piacere di incontrarmi, gli ho spiegato che abbiamo molte visioni in comune, tra cui essere fieri di essere italiani all’estero. In America mi è capitato di collaborare con grandi artisti del panorama musicale e loro mi hanno sempre detto di portare la pasta italiana. Portare dall’Italia i pacchi di pasta. A me piace tanto la moda, gli altri brand probabilmente si sono uniformati al mercato mondiale, Dolce e Gabbana, invece, sono rimasti fieramente italiani. Continuano a rimanere italiani».

Il 22 e 23 luglio arriva a Sciacca il “Green Valley Pop Fest” che ti vedrà protagonista sul palco in piazza Angelo Scandaliato , qual è il tuo rapporto con la nostra isola?

«Ho un rapporto bellissimo con la Sicilia e con i siciliani. Ogni volta che vengo noto che avete un legame straordinario con la vostra Terra. Una sinergia importante. Siete legatissimi alle vostre tradizioni ed è stupendo. Essendo 100% del nord, noto come in Sicilia sia tutto stupendo. Avete una ospitalità incredibile. C’è il sorriso quando si viene in Sicilia. Sono molto felice di salire su un palco siciliano».

Il palco del “Green Valley Pop Fest” ha il filo conduttore di far arrivare dei messaggi importanti sul rispetto dell’ambiente che ci ospita, anche attraverso la musica. Tu come vedi lo stato di salute della nostra Terra?

«Mi rendo conto che le persone sono tanto concentrate sulla propria vita, invece, di rendersi conto di quello che succede intorno. Ci sono delle problematiche che non vanno per bene. C’è bisogno di cambiare tutti insieme. La situazione non è delle migliori».