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Fringe Festival, Catania diventerà un teatro a cielo aperto

Stabile e Comune sposano l'idea di Francesca Vitale e Renato Lombardo.Nella seconda metà di ottobre circa 40 compagnie invaderanno la città

Di Claudia Lo Presti |

La seconda metà del prossimo mese di ottobre, Catania ospiterà un evento che trasformerà tutta la città, senza limiti periferici, in un teatro a cielo aperto. L’idea nasce dall’esperienza di Francesca Romana Vitale e Renato Lombardo che, proposta al nuovo direttore del Teatro Stabile di Catania, Luca De Fusco, e al Comune di Catania, è stata considerata e accolta come idea imprenditoriale con concrete ricadute sul territorio.  Ieri, alla Sala Futura, ambito culturale complementare del Teatro Stabile di Catania, è stato presentato il programma dell’evento; a parlarne si sono succeduti Luca De Fusco, Francesca R. Vitale, Renato Lombardo e l’assessore al Comune di Catania, Michele Cristaldi (Personale, Tutela e benessere degli animali, Mare, periferie e beni confiscati alla mafia, Protezione civile).  Nelle sue premesse, il nuovo direttore artistico, dichiarando che la porta del suo ufficio è sempre aperta e la sua attenzione rivolta a tutti, ha spiegato agli intervenuti, quanto l’idea di organizzare un avvenimento del genere, che gode da molti anni il gradimento del pubblico di numerose parti del mondo (Adelaide, Orlando, Hollywood, New York, Stoccolma, Gotenborg, Edimburgo, parlando di community del Fringe Festival) lo abbia coinvolto sin dalle prime battute espresse con competenza da Renato Lombardo e Francesca Vitale.  «Il mestiere dei teatranti è fatto di talento e di fortuna, quella di incontrare le persone giuste con cui entrare in relazione; non sempre ciò accade e personalmente mi piacerebbe riuscire a dare una opportunità a tanti giovani performer subentrando e/o concorrendo alla produzione della loro idea di spettacolo». «Il “Fringe” – spiega Francesca Vitale – è una manifestazione dedicata alle arti performative a tutti i livelli. Durante un viaggio ad Avignone nel 2015, alla ricerca di nuove compagnie da ospitare nelle rassegne di Palco Off fra Catania e Milano, mi accorgo che ad ogni civico stava accadendo qualcosa di straordinario, ovvero un susseguirsi colorato e gioioso di spettacoli protratti fino a tarda notte. Incuriosita, ne studio la storia (ad Edimburgo ed Avignone si fa ininterrottamente da 70anni!) e scopro un fenomeno culturale totalizzante, di enorme portata, finalizzato a dare una vetrina di promozione a spettacoli atematici e inclusivi perché fatti da tutti e a tutti rivolti; così, Renato e io siglammo un accordo per costituire un festival gemello a Milano. Poi, il nostro essere come naufraghi sospesi negli ultimi due anni ci ha permesso di concentrarci sui talenti e le vocazioni posseduti da un città come Catania e infine abbiamo osato parlandone con Luca De Fusco. Insieme a lui, occorra che ringrazi il Cda dello Stabile, Orazio Torrisi, direttore artistico del Piccolo Teatro e del Brancati, l’assessore regionale Manlio Messina, e il Comune di Catania». Interviene Renato Lombardo entrando nel vivo dell’organizzazione: «Si prevedono oltre 300 repliche di circa 40 compagnie, nazionali ed internazionali, selezionate tramite bando. Parteciperanno 13 teatri cittadini, ma gli spettacoli si potranno svolgere anche nei negozi, giardini, gallerie d’arte, case-teatro e i cittadini potranno ospitare a casa propria gli artisti. Avverrà un continuo scambio fra ogni quartiere della città con l’obiettivo di includere le periferie». Infine, l’assessore Cristaldi conclude considerando l’importante valore commerciale e sociale della singolare manifestazione: «Mi entusiasma che la rinascita della nostra Catania possa essere affidata alle arti, che il senso civico dei suoi cittadini possa essere guidato da coloro che operano per la cultura. Dal programma è chiaro che ci sarà molto da lavorare e che tutti siamo chiamati a metterci in opera per far crescere il Pil attraverso quello che Lombardo e Vitale hanno definito “Fil”, Felicità Interna Lorda». 

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