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Musica

Gli immarcescibili Pooh innamorati della Sicilia

Due a Taormina nel weekend, poi ad Agrigento martedì. In scaletta 52 brani che raccontano la storia della band più longeva

Di Renato Marino |

“La macchina della musica” dei Pooh è pronta a sbarcare in Sicilia. La storica band è reduce da due concerti indimenticabili allo Stadio San Siro e all’Olimpico che hanno ribadito, con altrettanti sold out, l’amore dei tantissimi fan ancora presenti in tutta Italia dopo la loro reunion .Tre le date, anche queste tutte sold out che la band, ha previsto in Sicilia, ci sono le due al teatro antico di Taormina, questo weekend – 16 e 17 settembre – e quella del 19 ad Agrigento.Rivedere i Pooh, in uno spettacolo così ben strutturato con ben 52 brani in scaletta, per tre ore piene di repertorio “live”, è davvero un’occasione imperdibile.In questi giorni, tra i fan siciliani, come testimoniano tutti i profili social che seguono da sempre la band, sono tanti i commenti di “attesa” rispetto alle performance dal vivo e alle emozioni che, inevitabilmente, scatteranno dopo ben sette anni dalla separazione che li aveva visti protagonisti del cinquantennale dalla loro fondazione.

Cosa rappresenta per voi questo tour?«Ci siamo ritrovati subito, come un tempo e con la stessa voglia ed energia ci siamo messi a lavorare a questo omaggio che desse un senso vero alla nostra storia, alla nostra musica e, soprattutto ai nostri fan che non ci hanno mai lasciati, neanche per un attimo. Non è stato facile scegliere un nuovo repertorio che mettesse dentro tutto quello che abbiamo fatto nella nostra lunga carriera, per questo ci siamo messi a lavorare ad un’idea nuova di live diversa dal solito, per proporre alcuni nostri brani, che solo raramente abbiamo portato in giro in tutti questi anni».

Vi aspettavate questa accoglienza? Ogni data un sold out?«Sinceramente no, anche se si spera sempre di non essere dimenticati, questa valanga di affetto e di amore che si siamo ritrovati era insperabile, il sold out in ogni data, un amore assoluto da parte di chi è venuto a vederci i concerti è qualcosa di impagabile».

Come vi siete “ritrovati”?«Dovevamo andare a Sanremo per presentare il nostro docu-film in Rai ed il nostro amico Amadeus ha detto chiaramente che se i Pooh venivano a Sanremo non potevano non esibirsi. Da lì tante cose, giorni di grandi riflessioni e poi la decisione di suonare a Milano e Roma».

Vige ancora la regola delle decisioni a maggioranza?«Adesso vige la regola dell’essere felici, perché alla nostra età e dopo tanto lavoro ce lo meritiamo. Ci godiamo i nostri anni e il nostro tempo, tra amici che non si sono mai lasciati. Ovviamente oggi c’è anche l’aiuto e i suggerimenti di Ballo, di Phil e di Riccardo che noi riteniamo preziosi, ed è bello così».

Per un po’ di tempo non avete avuto sempre una critica musicale favorevole, anzi. Poi però sono nati dei veri capolavori, citatene almeno 4…«Noi non siamo stati amati mai dalla stampa distratta, che non veniva a vedere i nostri concerti e parlava male di noi solo per pregiudizio. Poi hanno capito che eravamo dei musicisti e ascoltando album come Parsifal e “un po’ del nostro tempo migliore”, dove non c’erano solo le canzoni, ma delle vere e proprie suite musicali, si sono ricreduti. Così come quando abbiamo deciso di scrivere, nel 2010, brani come “dove comincia il sole” e “l’aquila e il falco” che sono davvero una sintesi del nostro modo di intendere la musica».

Un regalo per il pubblico siciliano?«Questi tre concerti che faremo a Taormina e Agrigento, per i quali ci siamo imposti e che non erano previsti. Non potevamo non venire a suonare in Sicilia e per questo ci siamo battuti con forza. La Sicilia ci ha dato sempre tanto in termini di cuore, affetto ed emozioni e noi siamo davvero grati».

Cosa prevede il futuro per i Pooh?«Meglio non prevedere nulla perché ogni volta ci siamo smentiti da soli. Certo che con quest’anno finirà questo giro di concerti e per un po’ torneremo a fare la nostra vita. Ma, appunto per questo, mai dire mai, ci auguriamo di vivere ancora in gioia e felicità il nostro rapporto di amici per sempre».

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