I registi Forzano e Biondani, un Eurovision mai visto

Di Redazione / 05 Maggio 2022

ROMA, 05 MAG – Quattromila proiettori, 24 telecamere
di cui 9 speciali, stage manager pronti a gestire gli imponenti
cambi di scena in 40 secondi, una ‘regia gemella’ in grado di
intervenire in caso di problemi, tonnellate di effetti speciali
e giochi di luci: l’atmosfera è elettrica al Pala Olimpico di
Torino che si prepara a ospitare, dal 10 al 14 maggio,
l’Eurovision Song Contest. Una sfida produttiva senza precedenti
che per la prima volta vedrà coinvolti due registi insieme,
Duccio Forzano e Cristian Biondani.
“Nella prima semifinale del 10 maggio Cristian si occuperà
delle gara, io delle parti più squisitamente dedicate allo show
– racconta in una pausa delle prove Forzano, che all’attivo tra
l’altro 6 Festival di Sanremo -, nella seconda del 12 accadrà il
contrario e in finale, il 14, lavoreremo a braccetto. Abbiamo
stili diversi, e questo è forse l’aspetto più curioso, ma la
vera sfida è trovare un equilibrio tra le nostre esigenze e
quelle delle delegazioni, che sentono moltissimo la gara”.
“L’Eurovision è una coproduzione che coinvolge 40 nazioni e
di cui quest’anno l’Italia è host broadcaster”, ricorda
Biondani, che ha già diretto diversi programmi tv e i live show
di star come Katy Perry, R.E.M., Lady Gaga, Black Eyed Peas e
The Cure. “Il meccanismo è complicatissimo e ogni delegazione
vuole vincere: dobbiamo interpretare decine di gusti differenti,
soddisfare richieste che riguardano perfino frame di millimetri,
ricordare migliaia di inquadrature. E’ enorme lo sforzo
produttivo della Rai. Davanti alla finale ci saranno 200 milioni
di spettatori, un dato impressionante: eppure cercheremo di
restare leggeri e giocosi, e lo faremo insieme”.
“A complicarci la vita – sorride Forzano – è anche il fatto
che non avremo tre semplici conduttori, ma tre star, Laura
Pausini, Mika e Alessandro Cattelan, con i loro numeri di
spettacolo che vanno fatti a regola d’arte. Grazie anche al
contributo della fotografia di Mario Catapano e della
scenografia di Francesca Montinaro, chi vedrà l’Eurovision
resterà a bocca aperta”. Quanto al ‘sole’ che è il cuore della
scenografia, resterà in una posizione uguale per tutte le
delegazioni, in modo da non interferire con lo svolgimento della
gara.

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